Affetto

Troppo attaccamento mette a rischio i pet

Si possono amare i propri animali domestici, ma se ci si dimentica la loro natura si rischia di danneggiarli
Si possono amare i propri animali domestici, ma se ci si dimentica la loro natura si rischia di danneggiarli
Red. Online
15.06.2020 18:30

«Preferisco gli animali alle persone». È una frase che capita di sentire non di rado quando si parla con proprietari di cani, gatti e compagni di altre specie. Sarebbe una considerazione come un’altra, se non fosse che talvolta questa semplice manifestazione di affetto rischia di trasformarsi in una patologia. L’amore nei confronti del proprio animale può essere eccessivo?

Trattare bene i nostri amici a quattro zampe è sicuramente un pregio e non si può certo quantificare il sentimento che ognuno prova nei loro confronti. Di Fido e Fufi si apprezzano l’affidabilità e il fatto che siano in grado di riempire i momenti di solitudine, così come la possibilità di addestrarli.

Non è raro, quindi, che i padroni – soprattutto di cani e gatti – sviluppino la tendenza a relazionarsi con i pet come se fossero loro simili, fino a sviluppare un affetto profondo, che rischia di evolvere in comportamenti controversi. Gli animali domestici vengono umanizzati, trattati alla stregua di amici o, addirittura, di veri e propri figli.

Ciò accade spesso perché il rapporto con loro richiede meno impegno rispetto a quello con le altre persone: gli uni appagano i bisogni più urgenti dei loro padroni, senza chiedere nulla in cambio e rimanendo fedeli; gli altri possono non rispecchiare le aspettative, deludere ed essere motivo di frustrazione. Insomma, relazionarsi con altri individui mette a repentaglio la propria sicurezza, per tal motivo non è raro notare in coloro che nutrono un attaccamento patologico la tendenza ad isolarsi.

Se si amano davvero gli animali, però, occorre ricordarsi che umanizzandoli troppo si rischia di compiere un’ingiustizia nei loro confronti, poiché non si riconosce e accetta la loro vera natura. Senza volerlo si finisce con il maltrattare i propri migliori amici, proiettando in modo irrispettoso su di loro paure, ansie e fragilità.

Si può amare incondizionatamente il propio quattro zampe, ma in modo sano. Condividendo con lui gli spazi domestici è inevitabile che si venga a creare una connessione istintiva, ma bisogna sempre ricordare che a un cane o a un gatto non interesserà davvero avere un cappottino all’ultima moda o una torta apposta per lui. La forma più alta di amore è l’accettazione della natura dell’altro, sia esso di specie umana o animale: basteranno delle carezze, una passeggiata in più e del tempo passato insieme per vezzeggiare il proprio pet, senza trasformare l’affetto in qualcosa di morboso.