Un cantante eccezionale in un corpo normale

Questi sono gli ultimissimi giorni in cui risuonano i piacevoli canti degli usignoli. Gli ultimi esemplari, infatti, si stanno preparando alla partenza. Passeranno l’inverno in Africa e torneranno da noi all’inizio della prossima primavera.
I gorgheggi di questo uccellino, dal piumaggio poco appariscente, sono talmente ricchi, melodiosi e piacevoli da averne fatto l’emblema del bel canto e da averlo assurto, sia in letteratura che nella tradizione popolare, a modello a cui aspirare, da cui il detto “cantare come un usignolo”.
Molti sono i rimandi anche in letteratura, per non parlare della musica. Dal “rosignuol” di Petrarca che “di dolcezza empie il cielo”, all’usignolo che, come viene detto in Giulietta e Romeo, “canta tutte le notti su quel melograno laggiù”; dall’imperatore che, in fin di vita, comprende la bellezza del canto del vero uccellino rispetto a quello del suo sosia meccanico della fiaba “L’usignolo” di Hans Christian Andersen, al concerto per violino “Il rosignuolo” di Antonio Vivaldi.
In Ticino anche un Merlot è stato dedicato al più canterino tra gli uccelli.
Le caratteristiche
La specie Luscinia megarhynchos è un passeriforme di medie dimensioni con una lunghezza di 15-17 cm, un’apertura alare di circa 25 cm e un peso compreso tra i 18 e i 27 grammi. Il piumaggio è abbastanza uniforme e anonimo. Il tono predominante è il marrone, con il ventre e le zone inferiori più chiare e tendenti al grigio.
Qui è possibile ascoltare il canto melodioso e ricco di gorgheggi dell’usignolo. Capita di sovente di avvertirlo in primavera, quando i maschi attirano le femmine o quando difendono il territorio.
L’ambiente
In Svizzera l’usignolo è presente da inizi marzo a fine settembre, quando migra per svernare in Africa. L’habitat preferito è quello del fitto bosco ceduo con boscaglie e sottobosco. Il suo areale di distribuzione prevede una presenza unicamente a basse quote e le popolazioni maggiori si ritrovano in Vallese, nella regione di Ginevra e del lago di Neuchâtel, nella piana di Magadino e nel Mendrisiotto. La specie è considerata potenzialmente minacciata poiché il numero di coppie è compreso solamente tra le 1.700 e le 2.200.
La riproduzione
Questa specie nidifica prevalentemente in pianura e fin massimo attorno ai 700-800 metri di altitudine. Il periodo degli amori va da maggio a fine luglio e il nido, costruito sul terreno dalla sola femmina, ospita 4-5 uova che vengono covate per 14 giorni. Il primo volo dei pulcini si ha dopo due settimane dalla nascita, ma i piccoli vengono nutriti da entrambi i genitori ancora per un paio di settimane.
La nutrizione
L’usignolo si ciba di insetti e ragni e, solamente durante l’autunno, integra la dieta con bacche e vegetali.
Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Muscicapidae