Con il naso all’insù

Un gioiello con le ali: bello, raro e prezioso

Il martin pescatore è una specie da proteggere anche in Svizzera
L’Alcedo atthis è un piccolo capolavoro della natura
Martina Ravioli
27.07.2020 09:30

Un uccellino piccolo, timido e colorato: questo è il martin pescatore che, con i suoi colori accesi, sembra una gemma preziosa che schizza velocissima tra il blu dei corsi d’acqua e il verde delle rive. Nel 2006 BirdLife Svizzera lo ha eletto uccello dell’anno e, ancora oggi, continuano i progetti di preservazione della specie che mirano, soprattutto, alla conservazione degli habitat e dei siti di riproduzione.

In svizzera vivono e si riproducono tra le 400 e le 500 coppie di Alcedo atthis. Tale numero classifica la specie tra quelle vulnerabili, soprattutto a causa del degrado degli ambienti fluviali e degli argini naturali, adatti alla nidificazione.

Attorno al martin pescatore sono fiorite diverse leggende. Una delle più poetiche vuole che i suoi colori siano il risultato di un volo di ricognizione. Noè chiese al martin pescatore di volare lontano dall’arca in cerca di terre emerse. Il piccolo uccellino volò così lontano da imbattersi in una violenta tempesta. Per cercare rifugio si alzò di quota fino a trovarsi addirittura sopra il sole: la parte superiore prese quindi il colore blu del cielo, mentre il ventre divenne arancione a causa del calore e del colore del sole.

Le caratteristiche
L’Alcedo atthis ha una sagoma inconfondibile. La testa è grande rispetto al corpo, il becco è lungo e robusto e la coda corta. I colori sono accesi: il ventre, le guance e il sottocoda sono arancioni, il capo, le ali e il dorso sono di un bel blu brillante. Le dimensioni sono contenute: 16 cm di lunghezza, 25 cm di apertura alare e 40-45 grammi di peso.
Qui è possibile sentire il melodioso cinguettio del martin pescatore.

L’ambiente
In Svizzera la distribuzione del martin pescatore è omogenea lungo i corsi d’acqua e i laghi. Questo, infatti, è l’habitat frequentato per tutto l’anno dalla specie. La funzione è duplice. Da una parte serve a fornire nutrimento all’animale, dall’altro dovrebbe garantire l’idoneo ambiente di nidificazione. La sempre maggiore canalizzazione, unita all’inquinamento, ha portato ad una drastica diminuzione degli esemplari. Dal 2.000 in avanti si assiste ad una timida ripresa, ma la specie resta tuttora nella lista rossa.

La riproduzione
Il martin pescatore nidifica in gallerie scavate negli argini verticali dei corsi d’acqua. Alla fine di un tunnel lungo tra i 40 e gli 80 cm, si trova la camera di deposizione con il nido vero e proprio. Qui la femmina depone 5-6 uova che vengono covate per 18-21 giorni. In anni ottimali il martin pescatore riesce a portare a termine 3 covate. I piccoli restano nel nido per circa 25 giorni e, ancora per breve tempo dopo l’involo, vengono nutriti dai genitori.

La nutrizione
L’Alcedo atthis è un pescatore provetto. Si posa in punti sopraelevati, rami, canne o rocce e si tuffa in acqua andando quasi sempre a colpo sicuro. La preda viene ingoiata partendo dalla testa. In termini di tipologia di prede, questa specie non è particolarmente selettiva, ma per sopravvivere pesca tra i 14 e i 25 pesci di 4-8 cm ogni giorno. Le lische e le parti dure vengono poi rigurgitate sotto forma di borre.

Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Coraciiformes
Famiglia: Alcedinidae