Con il naso all’insù

Un succiacapre di nome Rivöi

Un raro esemplare riacquista la libertà in Val di Blenio
Rivöi in attesa di spiccare il volo (foto Ficedula)
Martina Ravioli
20.07.2020 11:30

L’11 giugno Ficedula ha ricevuto una segnalazione imprevista. Due giovani hanno recuperato uno strano uccello tutto bagnato e intirizzito che giaceva sulla strada cantonale della Valle di Blenio in stato di ipotermia. Si trattava di un bellissimo maschio di succiacapre, un particolare uccello dalle abitudini crepuscolari e notturne, diventato ormai raro a causa soprattutto della scomparsa del suo habitat; si stima che in Svizzera nidifichi ancora soltanto una cinquantina di coppie, di cui circa 20 in Ticino.

Rivöi, questo il nome con cui è stato battezzato il volatile in onore di uno dei toponimi dialettali più famosi della Valle di Blenio, è stato curato e rimesso in libertà nello stesso luogo del ritrovamento.

È dal 2007 che Ficedula e BirdLife Svizzera conducono un progetto di conservazione dedicato al succiacapre, con lo scopo di ripristinare l’habitat particolare di questa specie minacciata, che da noi nidifica in boschi radi di media montagna, ben esposti al sole e con affioramenti rocciosi dove il suo piumaggio ne garantisce una perfetta mimetizzazione.

Le caratteristiche
Il Caprimulgus europaeus è caratterizzato da un capo piatto e piuttosto grande. Il colore del piumaggio, bruno e grigio, gli permette di mimetizzarsi sul terreno risultando pressoché invisibile quando sta fermo durante il giorno. Le dimensioni sono equiparabili ad un merlo, con una lunghezza di 26-28 cm, un’apertura alare di 52 cm e un peso che varia dai 75 ai 100 grammi.
Qui è possibile sentire il tipico verso ronzante del succiacapre. Questa specie canta soprattutto al crepuscolo.

L’ambiente
Il caprimulgo si ritrova in Svizzera solamente in Vallese, in Ticino e nei Grigioni. L’habitat deve essere caratterizzato da un clima temperato e con spazi aperti che vedono un’alternanza di boschi e zone agricole. Fondamentale è la presenza di un elevato numero di insetti notturni di cui si ciba. Questa specie è migratrice e la sua presenza sul territorio elvetico va da aprile a ottobre.

La riproduzione
Il succiacapre nidifica sul terreno e le coppie si formano nuove ogni anno. In alcuni rari casi riesce a portare a termine due covate durante l’anno. È unicamente la femmina ad occuparsi, per 17-18 giorni, della cova delle 2 uova che vengono deposte. I pulcini lasciano il nido dopo una quindicina di giorni. In tutta la Svizzera si calcolano tra le 40 e le 50 coppie nidificanti. Questo numero rende il succiacapre fortemente minacciato d’estinzione.

La nutrizione
Il Caprimulgus europaeus si ciba di insetti che cattura in volo durante il crepuscolo. Per catturare gli insetti si avvicina spesso alle stalle e questa abitudine ha fatto fiorire le più disparate leggende attorno a questo uccello. La più diffusa vuole che mungesse le capre, rendendole cieche.

Scheda zoologica
Classe: Aves
Ordine: Caprimulgiformes
Famiglia: Caprimulgidae