Ascona
Il punto di partenza del percorso, che si snoda per le vie del borgo, è la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, il cui slanciato campanile è diventato l’emblema di Ascona. Nell'edificio si trova la famosa pala d’altare della Vergine, uno dei capolavori di Giovanni Serodine (1600-1630).
Dopo aver ammirato l’opera non si può non cercare le tracce del suo genio nell’abitazione paterna, la seicentesca Casa Serodine, che si affaccia sulla piazzetta davanti alla chiesa. Anche se non vi è certezza della sua partecipazione alla realizzazione della facciata, gli stucchi (attribuiti al fratello Giovan Battista) sono di squisita fattura.
Si prosegue quindi sul lungolago, tanto amato dagli artisti e dai letterati che a partire dall’Ottocento scelsero il borgo come luogo di vacanza e di ispirazione. Prima dell’Albergo Castello si imbocca il vicolo dei Ghiriglioni e si giunge in via delle Cappelle, che si segue girando a sinistra fino all’oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano, ora museo di arte sacra.
Quasi di fronte all'oratorio, si accede al viale alberato che porta al Collegio Papio e alla chiesa di Santa Maria della Misericordia, che custodisce pregevoli affreschi tardogotici nel coro e una pala d’altare di A. De Lagaia (1519) e nella quale si tengono i concerti da camera delle Settimane Musicali di Ascona. Nel bel chiostro rinascimentale, delimitato da due piani di logge in stile lombardo, sono ancora oggi di casa gli studenti dell'istituto privato. Si esce poi su via Collegio, che corre parallelamente alle mura che circondano il complesso voluto nel 1584 dall’asconese Bartolomeo Papio, e si svolta a sinistra per rientrare nel cuore del centro storico.
Si prosegue lungo Carrà dei Nasi e poi in via Borgo fino al Museo comunale che espone opere di importanti artisti legati alla vita culturale di Ascona, come Werefkin, Jawlensky, Seewald, Arp, Bissier, Richter e Valenti. Infine, imboccando sulla sinistra la Contrada Maggiore, si ritorna in piazzetta San Pietro.
Poco fuori dal nucleo storico, interessante è la visita al cimitero del borgo, che conserva le tombe di letterati, artisti e altre personalità di spicco che vissero ad Ascona. Fra di essi: i pittori Italo Valenti, Marianne Werefkin, Julius Bissier, Otto Bachmann, Robert J. Schürch; l'architetto Carl Weidemeyer (autore del Teatro San Materno) e la ballerina Charlotte Bara; gli attori Ivan Desny e sua moglie Ghislaine, musa delle più grandi case di moda parigine da Dior a Chanel; i fondatori del movimento utopistico del Monte Verità Carlo Vester e Vilhelm A. de Beauclair; i genitori del clown Dimitri, Maya e Werner Müller; gli scrittori Emil Ludwig e Hans Habe; Aline Valangin, che fu allieva di Karl Gustav Jung; l'antiquario Vladimir Rosenbaum; il filologo ungherese Karoly Kerényi e il dottor Boris Luban-Plozza; l'ideatore dell'aeroporto di Ascona, Lello Bianda e il famoso arbitro internazionale Guido Pancaldi. Numerose sono pure le opere d'arte che si possono ammirare nel cimitero del borgo.
Presso l'ufficio turistico di Ascona è disponibile una piccola guida dettagliata (italiano e tedesco).