Salute

Cause e rimedi efficaci contro l’otite esterna

Una patologia fastidiosa ma curabile. Occorre fare attenzione alla pulizia dell’acqua in cui si nuota, rivolgendosi a uno specialista in caso di disturbi
Una patologia fastidiosa ma curabile. Occorre fare attenzione alla pulizia dell’acqua in cui si nuota, rivolgendosi a uno specialista in caso di disturbi
Red. Online
09.03.2021 14:30

Pressione all’altezza del padiglione auricolare, prurito e dolori alla mandibola. Questi sono solo alcuni tra i sintomi più frequenti dell’otite esterna, una patologia molto comune. Si tratta di un disturbo che colpisce in modo particolare – ma non solo – chi frequenta piscine o si dedica alle immersioni. Pur essendo dolorosa, l’otite esterna è facilmente curabile.

Le cause di questo problema possono essere numerose: nella maggior parte delle circostanze la colpa va data a batteri e a funghi oppure, in alcuni casi, a virus. Generalmente il fastidio è più frequente durante la stagione calda, in quanto è favorito dal clima umido. Va ricordato, poi, come alcune condizioni personali possano agevolare lo scatenarsi dell’otite, in quanto rendono la zona auricolare più sensibile alle aggressioni di agenti esterni: tra queste ci sono la dermatite, il diabete o alcune malattie autoimmuni. Molto dipende poi dalla pulizia dell’acqua in cui si nuota o ci si immerge. Se in questa sono presenti batteri o funghi è più facile che si venga colpiti dal fastidioso disturbo.

Come detto, l’otite esterna presenta una sintomatologia variegata, a partire dalla pressione sul padiglione auricolare e dal dolore alla mandibola, soprattutto quando si mastica. Se l’infiammazione è particolarmente intensa si possono verificare anche, tra gli altri disturbi, l’abbassamento dell’udito e la fuoriuscita di siero dall’orecchio. Data la varietà dei sintomi si può comprendere come, nonostante non si tratti di una patologia grave, l’otite esterna possa avere ripercussioni sullo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Spesso, per non correre rischi, è sufficiente tenere alcuni semplici comportamenti. Uno di questi consiste nell’evitare l’ingresso di acqua all’interno delle orecchie, anche solo quando si fa una doccia. Per quanto riguarda le cure, invece, occorre distinguere il grado di gravità dell’infezione. Se questa si trova ancora in una fase iniziale spesso bastano i lavaggi del condotto uditivo usando, a seconda della causa scatenante, prodotti antimicotici o antibatterici. Gli antinfiammatori, invece, possono rivelarsi necessari quando l’otite è molto dolorosa. In alcuni casi, però, la patologia può ripresentarsi più volte, facendo sospettare recidive. Se ciò accade può essere necessario orientarsi verso una cura sistemica. È fondamentale evitare il fai-da-te: nel momento in cui si avvertono i sintomi bisogna rivolgersi a uno specialista, in grado di individuare i fattori scatenanti e i rimedi più efficaci.