Scienza

Cosa spinge le zanzare a prenderci di mira

La scienza individua ben dieci ragioni: dal gruppo sanguigno all’attività fisica ma c’entra anche la respirazione.
La scienza individua ben dieci ragioni: dal gruppo sanguigno all’attività fisica ma c’entra anche la respirazione.
Red. Online
03.08.2021 18:30

Se c’è una cosa davvero difficile da sopportare in estate sono le zanzare, con il loro ronzio fastidioso e le punture dolorose. Cosa attrae questi insetti? È colpa del sangue dolce o dei colori scuri? Secondo la scienza ci sono ben dieci ragioni che spiegherebbero il loro accanimento nei nostri confronti. Iniziamo dal gruppo sanguigno: secondo i ricercatori del Pest Control Technology Institute, che hanno condotto uno studio su 64 persone, le zanzare preferiscono il sangue del gruppo «0» più del gruppo «B» e addirittura il doppio del gruppo «A». Queste ultime scelgono facilmente le loro prede perché l’85% delle persone secerne un segnale chimico che indica il gruppo sanguigno. Le zanzare, inoltre, sono attratte dall’anidride carbonica prodotta dall’organismo; riescono a percepirla a 164 metri. Ecco perché questi insetti sembrano colpire maggiormente le persone in sovrappeso, che hanno uno scambio ossigeno-anidride carbonica maggiore, rispetto a bambini e individui esili.

Un’altra ragione potrebbe derivare dall’attività fisica: nei muscoli si forma acido lattico e le zanzare sono capaci di captarne l’odore; alcuni integratori, poi, aumentano la quantità di ammoniaca e di acido urico che vengono espulsi con il sudore. C’entra anche la temperatura corporea che, aumentando sotto sforzo, rappresenta un richiamo irresistibile per le zanzare. Perché questi insetti colpiscono soprattutto i piedi o le caviglie? Le colonie più resistenti di batteri si trovano proprio in quelle zone, che risultano così un bersaglio invitante per le zanzare. Anche una lattina di birra, però, potrebbe aumentare le probabilità di essere morsi; pare che dipenda dall’etanolo o dal fatto che gli alcolici fanno aumentare la temperatura corporea. Altri fattori sono riconducibili allo stato di gravidanza, perché una donna incinta produce più anidride carbonica oltre ad avere una temperatura più alta. Inoltre, le zanzare sembrano preferire i colori scuri e il rosso perché maggiormente distinguibili.

Anche il codice genetico fa la sua parte: i geni, infatti, condizionano il metabolismo e il livello di sudorazione; secondo Jerry Butler, entomologo forense all’università della Florida (Usa), «una persona su dieci risulta attraente per le zanzare». Eppure, il nostro sudore può rivelarsi un alleato perché in alcuni casi contiene sostanze repellenti, su cui gli scienziati inglesi del Rothamsted Research Lab stanno indagando, e che servirebbero proprio a tenere lontane le zanzare. Infine, sempre secondo Butler, «le persone con alte concentrazioni di colesterolo o steroidi sulla pelle» verrebbero tendenzialmente prese di mira.