Occhi rossi e bruciore, il pericolo è lo smog

Per difendersi dallo smog indossare una mascherina non basta: se bocca e naso sono al sicuro, gli occhi continuano a correre qualche rischio. Bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo e tendenza a sbattere ripetutamente le palpebre sono alcuni dei principali sintomi della cosiddetta congiuntivite da inquinamento o urbana, un disturbo ormai sempre più diffuso.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica «Seminars in Ophtalmology» conferma la correlazione tra salute dei nostri occhi e cattiva qualità dell’aria cittadina. La ricerca, condotta in Lombardia, in Italia, ha esaminato gli accessi di pazienti pediatrici nei pronto soccorso della regione nel 2013. Gli scienziati hanno scoperto una correlazione tra i giorni di maggior concentrazione di inquinanti (PM2,5 e PM10) al suolo e il numero di casi di bambini con disturbi oculari aspecifici. Poiché il campione non portava chiara evidenza di allergie, gli studiosi hanno concluso che si trattava di congiuntiviti da inquinamento.
A finire sotto la lente dei medici, i pazienti pediatrici perché, a causa dell’altezza, sono maggiormente esposti alle polveri sottili. Ma, come sottolineato da Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica del San Giuseppe di Milano e primo autore della ricerca, a essere a rischio sono anche gli adulti. Il particolato PM2,5, PM5 e PM10 è particolarmente insidioso per via della dimensione ridotta, che gli permette di penetrare facilmente nel nostro organismo: a essere intaccate non sono solo le mucose nasali e boccali, ma anche oculari. Gli occhi tendono a seccarsi perché le polveri assorbono rapidamente il film lacrimale, un elemento che svolge un importante ruolo protettivo. Se questo componente si riduce, l’occhio ha meno ossigeno a disposizione e produce citochine infiammatorie, che causano fastidiosi sintomi.
Alla comparsa dei primi segnali, il consiglio è consultare uno specialista. Se trascurata, la congiuntivite urbana può trasformarsi nella sindrome da occhio secco, con conseguenze serie soprattutto per i più piccoli. Per prevenire il disturbo è invece fondamentale una corretta igiene quotidiana. Un accurato risciacquo con acqua calda a fine giornata aiuta a rimuovere i residui di polveri sottili e a pulire lo sbocco delle ghiandole che producono il film protettivo. Una valida alternativa sono le lacrime artificiale, ma è bene evitare l’eccesso di colliri. I pericoli potrebbero nascondersi anche tra le mura domestiche. Ecco perché è importante areare gli ambienti ogni giorno, evitare l’accumularsi di polvere e umidificare le stanze quando è acceso il riscaldamento.