Il consiglio

Prurito del fantino: cause e rimedi

La «tinea cruris» colpisce soprattutto l’interno coscia. Per correggere il problema, occorre prestare attenzione all’igiene e asciugare bene la zona
La «tinea cruris» colpisce soprattutto l’interno coscia. Per correggere il problema, occorre prestare attenzione all’igiene e asciugare bene la zona
Red. Online
22.10.2020 18:30

Irritazione e fastidio che si calmano solo grattandosi. Con il solo risultato di peggiorare la situazione. Sono questi i principali sintomi della «tinea cruris», più comunemente nota come «prurito del fantino». Si tratta di un’infezione superficiale provocata da un fungo e che generalmente interessa l’interno della coscia ma che può estendersi anche ad altre zone, come mani, piedi e ascelle.

Questa condizione è più frequente tra chi pratica attività sportiva e tra persone in sovrappeso, ovvero tra coloro che tendenzialmente sudano più della media. Il «prurito del fantino» infatti si sviluppa in aree umide, in principal modo (ma non solo) nel corso della stagione calda. Secondo le statistiche sull’argomento, generalmente ne sono più interessati gli uomini rispetto alle donne. Le cause possono essere svariate, a partire dalla presenza di più ghiandole pilifere per arrivare a una maggiore sudorazione, legata anche ai maggiori sforzi fisici compiuti dalle persone di sesso maschile durante le attività lavorative.

In genere l’infezione inizia con la comparsa di macchie rosse pruriginose che con il tempo tendono ad allargarsi e a unirsi tra loro. In una fase successiva, soprattutto se il «prurito del fantino» viene trascurato, si può arrivare anche allo sviluppo di vescicole e pustole. La conseguenza più grave, anche se si tratta di un’eventualità molto rara, consiste nel sanguinamento e nel peggioramento dell’infezione.

Per fortuna, nonostante si tratti di un problema assai fastidioso, il «prurito del fantino» può essere facilmente risolto. Durante la visita dermatologica vengono prescritte creme antimicotiche da applicare anche più volte al giorno a seconda della gravità della situazione.

Molto importante, nella cura e nella prevenzione del disturbo, sono anche le buone abitudini quotidiane. Ricordando sempre come la «tinea cruris» proliferi soprattutto in ambienti umidi, è necessario innanzitutto mantenere un livello ottimale di igiene, ricordandosi poi di asciugare bene la parte interessata. Anche la scelta della biancheria è fondamentale. Il consiglio è di indossare prevalentemente slip di cotone, che consentono una migliore traspirazione rispetto ai capi realizzati con materiale sintetico.

Attenzione, infine, agli ambienti frequentati. I funghi infatti sono spesso presenti nelle piscine, nelle palestre e all’interno degli spogliatioi dei centri sportivi.