I benefici

Quando gli amici migliorano la salute

Aiutano a superare meglio ansia e stress, allungano la vita e mantengono giovane il cervello. E non serve fare grandi cose: basta ritrovarsi a tavola una volta a settimana
Poter contare su dei buoni amici agisce infatti come un medicinale nel combattere ansia, depressione e dolore
Red. Online
16.01.2020 06:00

Un celebre proverbio dice che «Chi trova un amico, trova un tesoro». Ma, a quanto pare, il detto potrebbe estendersi, e arrivare a dire che chi trova un amico ci guadagna in salute. Sono sempre di più, infatti, gli studi scientifici che evidenziano una correlazione precisa tra l’amicizia e il benessere, sia fisico che mentale. Tra questi, anche quello della Michigan State University, pubblicato sulla rivista «Personal Relationship», che sottolinea come l’effetto benefico degli amici sia addirittura migliore di quello dei famigliari. E questo perché gli amici sono una «scelta consapevole», mentre i rapporti all’interno della famiglia possono essere, in alcuni casi, «seri, negativi e monotoni».

Cosa dice la scienza

L’università di Oxford ha anche stabilito che l’amicizia funziona meglio della morfina. Poter contare su dei buoni amici agisce infatti come un medicinale nel combattere ansia, depressione e dolore. E non solo: circondarsi delle proprie amicizie favorisce il rilascio delle endorfine, quelle sostanze prodotte dal cervello che regolano il tono dell’umore e che sono a tutti gli effetti dei veri e propri antidolorifici naturali. Nelle donne, inoltre, viene incentivata la produzione di progesterone, un ormone che ha importanti effetti nel ridurre i livelli di ansia, poiché contrasta la produzione di cortisolo – il cosiddetto «ormone dello stress» - con conseguenti effetti benefici sul benessere generale.

Interessanti anche le conclusioni a cui sono arrivati alcuni studi oncologici, ripresi dalla Fondazione Veronesi, che vedono nella vicinanza amicale un toccasana capace di influenzare positivamente l’esito della malattia, in particolare riducendo il dolore e supportando il percorso di guarigione da alcune forme di cancro. Più in generale, inoltre, gli effetti della rete di amicizie si vedrebbero anche nella capacità di ridurre del 22% il rischio di morte nelle persone anziane.

E non è finita qui. Un recente studio della Northwestern University ha evidenziato come chi possa contare su dei veri amici invecchi meglio, mantenendo più performante la memoria. La conferma è arrivata attraverso una ricerca che ha coinvolto un campione di persone di età superiore agli 80 anni: quelli che, nonostante l’età, potevano contare su una maggiore capacità cognitiva erano coloro che curavano anche le relazioni.

Basta poco

Per godere dei benefici sulla salute dell’amicizia non serve necessariamente fare grandi cose. A volte basta semplicemente ritrovarsi attorno a un tavolo. Stando a un’ulteriore ricerca, questa volta pubblicata sulle pagine di «Obesity Research & Clinical Practice», infatti, mangiare insieme agli amici almeno una volta a settimana contribuisce a tenere sotto controllo il peso e a evitare il rischio di ingrassare. Il motivo? Mangiare da soli provoca spesso malumori, che si tendono a superare mangiando di più.

Largo a relazioni profonde e durature, verrebbe da dire, allora. Più facile a dirsi che a farsi, almeno in Svizzera. Secondo un sondaggio condotto dalla Hsbc Bank, il Paese sarebbe penultimo nella categoria “fare amicizie” dietro a Kuwait, Arabia Saudita e altri 35 Stati.

Da tenere presente, inoltre, che esiste il “numero di Dunbar” - e le teorie ad esso collegato – che fissano intorno alle 150 le possibili relazioni che una persona riesce a stabilire nel proprio gruppo sociale; tra queste, 15 sono amici stretti e cinque coloro con cui si ha la fortuna di costruire un rapporto intimo e confidenziale. Ma, al di là del tentativo della scienza di racchiudere tutto in numeri, una cosa è certa: che l’amicizia è un bene prezioso eogni singolo rapporto va gestito con cura e dedizione.