Carona
La storia del villaggio affonda le radici in un passato lontano. Già nel Medioevo Carona aveva una certa importanza, come dimostra l’edificazione della chiesa di Torello da parte di un vescovo di Como. Una breve e piacevole passeggiata per le strette vie del nucleo permette di scoprire il notevole patrimonio storico. All’entrata nord sorge la chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Giorgio e Andrea, una costruzione rinascimentale che custodisce affreschi di pregio, fra i quali spiccano due curiose copie d’epoca: la prima del famoso Giudizio universale realizzato da Michelangelo per la Cappella Sistina e la seconda dell'Ultima cena dipinta da Leonardo da Vinci nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. Accanto alla chiesa si trova la bella loggia comunale cinquecentesca con un elegante portico a cinque arcate.
Camminando lungo le vie di Carona si possono ammirare edifici e case signorili che conservano interessanti graffiti, stucchi e affreschi, testimonianze dell’abilità e della fantasia delle maestranze che facevano parte della grande emigrazione artistica dei «Maestri Comacini», architetti, decoratori, pittori, scultori, che videro i loro natali in Ticino ed emigrarono, tra il XV e il XVIII secolo, lasciando tracce della loro abilità in tutta Europa. Una volta tornati in patria abbellivano i loro villaggi – come appunto è accaduto a Carona – con costruzioni accurate e decori di pregio. Poco distante dal nucleo abitato sorge la chiesa di S. Marta che apparteneva all’omonima confraternita. Da qui un sentiero porta al santuario barocco della Madonna d'Ongero, situato in posizione tranquilla tra i boschi. Ancora oggi meta di pellegrinaggio, la chiesa è riccamente decorata. Lungo il viale d’accesso una serie di cappelle della Via Crucis accoglie il visitatore.
Nelle vicinanze, un altro sentiero segnalato conduce in una ventina di minuti alla chiesa romanica di Santa Maria di Torello, edificata per volere del vescovo di Como Guglielmo della Torre nel 1217, alla quale era annesso un convento. La proprietà, trasformata in masseria, è ora privata e non accessibile, ma il luogo è di grande bellezza e si possono comunque ammirare l’imponente costruzione e qualche pregevole dettaglio, come il portale e resti di affreschi.
Rientrati a Carona, vale la pena visitare il Parco San Grato, percorrendo i sentieri tematici che vi sono proposti. Chi ama camminare, può anche proseguire lungo la passeggiata che porta all'Alpe Vicania, con magnifici panorami sul golfo di Lugano.
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