Centovallina Amazing Journey
La linea ferroviaria, inaugurata nel 1923, trasporta annualmente 150 mila passeggeri tra Svizzera e Italia lungo un tragitto di 52 chilometri con 83 ponti e 31 gallerie. Dai paesaggi innevati ai prati fioriti, dai colori dell’autunno all’ebbrezza dell’estate, ogni stagione dipinge un quadro suggestivo e diverso.
Nella guida pubblicata negli Stati Uniti da Lonely Planet, intitolata Amazing Train Journeys, una vera «bibbia» per gli amanti delle ferrovie turistiche, la Ferrovia Vigezzina-Centovalli figura tra le più belle del mondo.
L'itinerario
Il viaggio inizia a Locarno. Dopo un tragitto di circa 20 minuti attraverso le Terre di Pedemonte si raggiunge il villaggio di Intragna, dove si può visitare il Museo Regionale delle Centovalli e del Pedemonte (che racconta la dura vita in valle nei secoli scorsi), il campanile più alto del Ticino (65 metri 165 gradini), la chiesa parrocchiale e il ponte in stile romano del Cinquecento. Fra Intragna e Camedo, il percorso si snoda nel cuore selvaggio delle Centovalli, attraversando spettacolari ponti costruiti sul fondovalle e offrendo un magnifico panorama con i pittoreschi villaggi sparsi su ripidi pendii.
Superata la dogana a Camedo, si entra nella splendida Valle Vigezzo, soprannominata la valle dei pittori, dalla natura incontaminata con fitti boschi e ampi pianori. Il primo villaggio che si incontra in territorio italiano è Re, caratterizzato dall’imponente basilica della Madonna del Sangue. Così come il Sacro Monte Calvario di Domodossola e il Santuario della Madonna del Sasso a Locarno è meta ogni anno di migliaia di pellegrini.
Poco oltre Re si giunge nella graziosa località di Santa Maria Maggiore, dove è piacevole passeggiare e visitare la Casa del Profumo, che celebra l’invenzione dell’Acqua di Colonia creata da un vigezzino emigrato in Germania. Interessante anche il Museo dello Spazzacamino, che ricorda i numerosi giovani che nei secoli scorsi sono emigrati a nord in cerca di lavoro. Poco distante dal centro storico di Santa Maria Maggiore si può raggiungere a piedi o con i mezzi pubblici il suggestivo borgo di Craveggia, con i suoi splendidi tetti in beola e gli originali camini. La visita di Santa Maria Maggiore può essere anche l’occasione per gustare un ottimo pranzo in uno dei ristoranti della valle o per acquistare i prodotti tipici della rinomata e variegata enogastronomia locale.
L’itinerario si conclude a Domodossola, cuore della piemontese Val d’Ossola, che presenta un centro storico di pregio, dove ogni sabato si tiene il tradizionale e animato mercato.