CITTÀ, PARCHI E VILLAGGI / Città

Centro storico di Locarno

La Piazza Grande di Locarno è il cuore della città, con i suoi portici armoniosi in stile lombardo che si susseguono per 700 metri e ospitano numerosi commerci e ristoranti. Antichi palazzi si affacciano su questo salotto cittadino, che si anima in modo particolare d'estate, in occasione della rassegna musicale Moon & Stars e del Festival Internazionale del Film. La Piazza Grande è il punto di partenza per visitare i luoghi più significativi del centro storico, come il Castello Visconteo, Casorella, le numerose chiese della Città Vecchia, il lungolago e l'importante chiesa di San Vittore a Muralto.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

  

   

 

 

L'itinerario

La Piazza Grande fu creata nel ‘700 grazie all’allontanamento della riva del lago, che in tempi antichi lambiva le case. Il caratteristico selciato realizzato con ciottoli di fiume risale al 1825.

La passeggiata inizia percorrendo tutta la piazza fino al Castello Visconteo. Di antica origine, nel 1342 fu conquistato dalla famiglia milanese dei Visconti e successivamente ampliato. Nel 1532, dopo la vittoria dei Confederati sui Milanesi, fu in gran parte demolito e delle cinque torri se ne salvò una soltanto. Il castello ospita il Museo Archeologico, con una notevole collezione di vetri romani provenienti dagli scavi della regione, tra cui anche la famosa «Coppa degli uccelli».

Adiacente al castello si trova la sontuosa dimora cinquecentesca di Casorella («Casa degli Orelli», nobile famiglia locarnese), che ospita la mostra permanente «Galassia Arp». Ricorda la figura di Jean Arp (Strasburgo 1886 - Basilea 1966), che dal 1959 ha vissuto a Locarno, dove è sepolto, e analizza l'influsso del suo lavoro su altri artisti. Il museo dà spazio anche a opere di Filippo Franzoni (1857-1911), certamente l'artista locarnese più noto e di maggior interesse. Nel giardino di Casorella, infine, sono ospitate opere dello scultore Max Bill (1908-1994).

Oltrepassato il castello si sale lungo la scalinata che costeggia il lato ovest del maniero e che porta in Città Vecchia. Giunti in cima, si prosegue fino allo slargo alla cui sinistra si trova la chiesa di San Francesco. Situata vicino al convento omonimo, risale secondo la tradizione al 1316, ma l’edificio attuale fu costruito nel 1583 con le pietre della parte di castello distrutta dai Confederati. L’interno della chiesa a tre navate, con pregevoli affreschi, è stato restaurato fra il 2009 e il 2012. San Francesco ospita numerosi concerti di musica classica delle prestigiose Settimane Musicali di Ascona. L’attiguo convento dei frati minori, alla fine dell’Ottocento, è stato trasformato in sede scolastica.

Dalla chiesa di San Francesco si torna sulla piazzetta per imboccare Via dell’Ospedale. Di fronte all'ingresso del nosocomio si trova una grande scultura in bronzo, opera dell'artista Nag Arnoldi. Si gira quindi a sinistra in Via Castelrotto, che costeggia il moderno edificio dell’ospedale, e la si percorre fino alla fine. Sbucati sulla trafficata strada principale (Via Rinaldo Simen), si svolta a destra e poi a sinistra su Via Vallemaggia.

Dopo pochi metri, sulla destra si imbocca Via S. Maria in Selva, dove un grande cancello sul lato sinistro dà accesso alla chiesa omonima, che si trova nel cimitero cittadino. Al suo interno si possono ammirare pregevoli affreschi di diversi pittori. I più notevoli, risalenti al 1401, sono opera di un non meglio precisato «maestro di S. Maria» e vengono considerati fra i migliori esempi di stile gotico internazionale in terra lombarda. Situati nella parte centrale della lunetta orientale, raffigurano la Madonna della Misericordia (in alto), l’Incoronazione della Vergine e gruppi di Santi, Martiri e Profeti (nelle vele della volta). Altri affreschi sono stati realizzati da Giacobino da Vitale (Funerale della Vergine, 1450), dalla bottega dei Seregnesi (soggetti di carattere votivo) e dalla bottega di Antonio da Tradate (Presentazione al Tempio).

Usciti dalla chiesetta, si torna su Via Vallemaggia e si gira a sinistra proseguendo fino in Piazza S. Antonio, al centro della quale si vede il monumento del barone Marcacci (1856). Sulla piazza si affacciano l’omonima chiesa, in parte ricostruita nel XIX secolo, e Casa Rusca, un palazzo signorile del XVII secolo, attuale sede della Pinacoteca comunale.

Attraversata la piazza, si imbocca la stretta Via S. Antonio, che tra negozi di antiquariato e artigianato conduce in Piazzetta delle Corporazioni, dove si svolta a sinistra in Via Cittadella, l'arteria centrale della Città Vecchia. Qui si trova la chiesa di Santa Maria Assunta (detta anche Chiesa Nuova). Edificata verso il 1630, sulla facciata mostra una grande scultura in stucco raffigurante San Cristoforo; all’interno presenta una delle più fastose decorazioni barocche in stucco del Ticino.

Proseguendo lungo Via Cittadella, all’incrocio con Via Panigari si scende in Piazza Grande. Svoltando a sinistra, si percorrono i portici fino a Via Ramogna e, oltre, fino alla stazione ferroviaria dietro la quale si scorge la chiesa romanica di San Vittore, considerata una tra le più importanti del Ticino.

  

La chiesa di San Vittore

La costruzione attuale risale al 1100, ma la sua torre campanaria è del '500. È molto conosciuta per gli affreschi sulla navata centrale che illustrano alcune scene della Genesi, dalla Cacciata dal Paradiso alla Maledizione di Caino. I dipinti, che si osservano meglio con un binocolo, sono singolari per scelta tematica, forma e colore. Si snodano su una fascia alta circa 2 metri e lunga una ventina. Databili attorno al 1140-1150, sono tra i più antichi del Ticino. Di grande pregio anche i 22 capitelli delle colonnine che reggono la cripta, decorati con motivi geometrici e vegetali, teste umane e bestie fantastiche che si susseguono in uno straordinario campionario di scultura romanica.

Dietro la collegiata, sulla destra si imbocca Via San Vittore che scende verso il lago. Alla fine del ponte sopra la ferrovia, si scende lungo una scaletta e si imbocca proprio di fronte, passando sotto un arco, il pittoresco Vicolo dei Nessi, che porta sul lungolago di Locarno-Muralto. 

   

  

PER COMPLETARE LA GIORNATA

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