Come nasce il rispetto, un valore essenziale

Madre Teresa di Calcutta affermava che «I genitori devono essere affidabili, non perfetti. I figli devono essere felici, non farci felici».
Essere e fare il genitore è il «lavoro» più difficile al mondo e non sempre quello che si crede faccia bene al figlio, si rivela efficace. Ciò avviene poiché, anche se biologicamente esiste un legame indivisibile tra genitore e figlio, questi restano comunque due individui unici. Per questo, a un certo punto della crescita, il divario comincia a farsi sentire: tanto che i genitori spesso fanno fatica a ottenere il rispetto dai loro figli. Ma se è vero che padri o madri non si nasce, ma lo si diventa, è anche vero che gli errori sono più che normali e allo stesso tempo rimediabili.
La prima regola utile da ricordare è che per ricevere del rispetto, bisogna innanzitutto darlo. Per questo è importante che sia il genitore a gettare per primo le basi per ottenere la stima. Deve essere lui l’esempio al quale poi il ragazzo dovrà ispirarsi. Per far comprendere l’importanza del rispetto, è utile instaurare una buona relazione: un rapporto quanto più equilibrato possibile tra genitore e figlio. Si potrebbe pensare che tutto dipenda dalle regole, che sì sono essenziali nell’educazione, ma non possono essere l’unica base a cui fare affidamento. Relazione sana e regole giuste: questa è l’equazione migliore.
Mai minacciare i figli: un altro consiglio da tenere a mente. In questo caso non solo il ragazzo si sentirà avvilito, ma anche lo stesso clima di rispetto familiare potrebbe poco a poco sfiorire. Ecco perché è importante avere un buon dialogo. In tal caso è essenziale manifestare in modo chiaro le proprie aspettative ed essere dei genitori integri. Che significa? Vuol dire essere onesti quando si desidera parlare: il valore dell’onestà è il più prezioso. È lui a far crescere forti e autonomi i piccoli.
Quando i figli sembrano non ragionare o assumono un atteggiamento di chiusura è importante che il genitore non si arrabbi, ma che al contrario resti lui il soggetto ragionevole. Arrabbiarsi, infatti, sarà la stessa reazione naturale che i ragazzi manifesteranno quando si troveranno nella medesima situazione. Le critiche non fanno bene quando arrivano dal mondo esterno, ma ancora di più quando arrivano dall’interno. Se i genitori esigono l’impossibile dai figli, questi tenderanno a evitare le sfide e a seguire di nascosto i propri progetti senza ottenere mai il sostegno e l’approvazione dai genitori. Fondamentale diventa dunque ascoltare. Il segreto del rispetto è proprio l’ascolto in grado di rinvigorire sempre il rapporto con i figli, rafforzandolo senza mai farlo appassire in ogni fase della loro crescita.