CX-80, imponente SUV “ammiraglia” di Mazda
Mazda amplia la sua gamma di SUV proponendo il modello che si pone al vertice, la CX-80. In buona sostanza, quest’imponente veicolo multitasking a trazione integrale è una variante allungata dell’apprezzato CX-60, introdotto sul mercato svizzero due anni fa, ma più lungo di 26 centimetri: arriva così a una lunghezza di cinque metri.
Oltre alla maestosità dell’insieme, è all’interno che si vedono i progressi in abitabilità e spazio, visto che l’abitacolo è in grado di ospitare sette persone (di serie) o sei (in opzione) grazie a una terza fila di sedili.
È proposto con due motorizzazioni, ossia un’ibrida plug-in mossa da un 4 cilindri di 2,5 litri da 327 CV (con 60 km di autonomia in elettrico) o 6 cilindri a gasolio di 3,3 litri, mild hybrid, da 254 CV.
Confrontandolo al CX-60 le modifiche estetiche sono limitate, dato che propone un frontale massiccio e le fiancate “scultoree” con portiere davvero ampie. I centimetri in più sono tutti tra le ruote, considerato che pure le portiere posteriori aumentano della stessa misura. Tra le altre peculiarità ci sono le barre cromate sul tetto e il terzo finestrino con la base piatta, mentre all’interno cambia ancor meno. L’abitacolo, infatti, è inalterato nella parte anteriore e vi sono sempre materiali e finiture di prima qualità.
Sempre all’interno va detto che il sistema multimediale ha un display da 12,3” che è tattile se si impiegano Android Auto e Apple Car Play. Negli altri casi bisogna usare la grossa rotella nella consolle centrale che regola diverse funzioni.
È pure da 12,3” il cruscotto digitale, personalizzabile e con schermate adattabili tramite comandi al volante, mentre il climatizzatore è del tipo a tre zone. Le versioni a sei posti hanno le poltrone singole separate da un mobiletto centrale con portabicchieri e nicchia portaoggetti, mentre le “sette posti” offrono un divano nella fila centrale. Il bagagliaio ha una capacità di 258 litri, che diventano 687 abbassando la terza fila di sedili e 1'971 reclinando le ultime due file.
Provando la variante diesel – nel caso della CX-60 è il motore più richiesto in Svizzera – del nuovo SUV Mazda si apprezza l’elasticità e la ripresa del 3,3 litri, che riesce a smuovere piuttosto bene gli oltre 2'000 chili della CX-80. Il suo mild hybrid a 48 volt (c’è un’unità elettrica nella trasmissione automatica a 8 rapporti) è brillante e non consuma granché (6 l/100 km su un percorso misto), mentre lo sterzo è sensibile e assicura la corretta “densità” in velocità. Le sospensioni sono tarate morbidamente, il che può generare un rollio in curva che resta nella norma considerate le dimensioni del mezzo e non attutisce sempre le asperità del fondo.
In Svizzera la CX-80 sarà proposta negli allestimenti Exclusive-Line, Homura, Homura Plus, Takumi e Takumi Plus, con prezzi che nel caso del modello a gasolio variano tra i 67’950 (Exclusive Line) e 78'150 franchi; per l’ibrida plug-in a benzina si va dai 70'850 franchi dell’Exclusive Line agli 81'250 della Takumi Plus.
La scheda (CX-80 3.3 e-Skyactiv D 245)
Motore: diesel, 6 cilindri con tecnologia mild hybrid
Cilindrata: 3'283 cc
Potenza e coppia massima: 327 CV, 550 Nm
Accelerazione: 0-100 km/h in 8,4”
Velocità massima: 219 km/h
Consumi: 5,8 l/100 km
Emissioni di CO2: 148 g/km
Categoria di efficienza energetica: D
Prezzo base del modello: 67.950.- franchi