Da Fusio al lago Mognola
Da Fusio la prima tappa porta al «Cort Fond Vacarisc» a 1520 metri di quota, un alpeggio che negli anni 2002-2005 è stato ristrutturato e dotato di un nuovo caseificio. Per raggiungerlo si segue il sentiero segnalato oppure la carrozzabile che va verso la diga del Sambuco e poi la stradina forestale. Presso l’abitazione dell’alpigiano si possono acquistare formaggio e altri prodotti caseari.
Si prosegue tra magnifici larici fino al «Cort da l’Òvi» prima di raggiungere l’incantevole conca del «Cort Mognòla» a 1842 metri. Qui sono state sapientemente ristrutturate tre cascine: una di queste ospita la piccola e affascinante mostra che propone fotografie, documenti e utensili inerenti la vita alpestre. Attorno alle cascine, numerosi muretti a secco testimoniano le varie recinzioni esistenti nel corte. Si vedono molto bene dall’alto, seguendo il sentiero che porta al lago. La salita è ripida, ma la bellezza dello specchio d’acqua fa dimenticare in fretta la fatica. Il lago Mognola si trova a 2000 metri, è di origini glaciali ed è contornato da pareti rocciose e pendii ghiaiosi.
Camminando tra pascoli e pietraie si raggiunge in seguito il punto più alto della gita, il «Cort da Canaa» (2070 msm) con la cascina e il ruscello che scorre tra i prati di un’ampia conca. Qui ha inizio l’acquedotto che porta le acque negli alpeggi sottostanti che ne sono privi. Il canale in pietra, costruito probabilmente attorno alla metà dell’Ottocento e rimasto in funzione fino al 1957, è lungo circa un chilometro ed è stato ripristinato negli anni tra il 1997 e il 2005 a scopo didattico, in collaborazione con l’Associazione per la protezione del patrimonio artistico e architettonico di Valmaggia.
La discesa verso il «Cort du Sass» regala belle vedute sul lago di Sambuco e su tutta la regione. L’itinerario riconduce quindi all'alpe di Vacarisc, da dove si ritorna a Fusio.