TREKKING & PANORAMI / Panorami

Da Intragna a Rasa

Cappelle e ponti: questo il tema ricorrente di questa bella gita (circa 3 ore di facile cammino) che porta da Intragna a Rasa e permette di scoprire il grazioso nucleo storico della prima e la romantica posizione fuori dal tempo della seconda, raggiungibile solo a piedi o in funivia. Si consiglia di raggiungere Intragna con la ferrovia delle Centovalli, di proseguire a piedi fino a Rasa, di scendere in funivia a Verdasio e di rientrare a Locarno con la Centovallina (la fermata è in prossimità della funivia.).
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

 

 

Il villaggio di Intragna è caratterizzato dal campanile che si erge sul nucleo (è il più alto del cantone) e dall’altissimo ponte. Meritano una visita la chiesa parrocchiale in stile barocco e l’interessante museo etnografico.

 

L'itinerario

Seguendo la segnaletica si percorre il primo tratto di sentiero che da Intragna scende verso il fiume, incontrando dopo breve tempo una cappella dedicata alla Madonna di Re con affreschi popolareschi, raffiguranti, tra l’altro, le anime purganti.

Incorniciato dal verde dei boschi e del fiume Melezza, ecco il ponte romano: costruito nel Cinquecento e restaurato ancora nel 1989, presenta un’elegante arcata che reca al suo culmine una cappelletta. Detto anche «ponte nuovo», è una pregevole costruzione in pietra lunga 36 metri. Per gli abitanti del luogo costituiva un passaggio di collegamento di grande importanza tra i due versanti della valle.

Risalendo dalla parte opposta, un’altra cappella si affaccia sul sentiero. Vi si ammira un dipinto della Madonna Addolorata. Poco dopo si arriva a Remagliasco, un piccolo nucleo in passato abitato tutto l’anno e ora meta di vacanze all’insegna della pace e del silenzio. Situato vicinissimo a un torrente, conserva qualche memoria di antichi mulini. Un altro bel ponticello assicura l’attraversamento del corso d’acqua.

Si continua salendo fino a Corte di Sotto, monte dai grandi pascoli caricato con mucche e capre (possibilità di acquistare i prodotti dell’azienda agricola).

L’avvicinamento a Rasa continua e lungo il sentiero si incontrano la «ciaparia», fontana settecentesca che permetteva l’approvvigionamento di acqua, e numerose cappelle dagli affreschi ingenui e un po’ sbiaditi. 

Giunti alla meta, è difficile sfuggire all’incanto di Rasa: la quiete del villaggio, raggiungibile solamente a piedi o in funivia, l’armonia delle sue costruzioni in pietra, il silenzio che attraversa gli orti e i giardini curati con amore, ne fanno un angolo veramente speciale. Attorno alla chiesina dedicata a Sant’Anna sorgono antiche abitazioni rurali e belle dimore signorili. 

D’obbligo una sosta al grotto, prima di scendere a Verdasio con la funivia.

 

 

 

 

In questo articolo: