Dieci idee regalo per chi ama il cinema

Natale si avvicina ed è subito dramma per la scelta dei regali. Se non sapete cosa far trovare sotto l’albero al vostro amico cinefilo che «ha già tutto», ecco alcuni consigli per gli acquisti.
Il piano di battaglia di Kevin (Mamma, ho perso l’aereo)
Iniziamo con un classico di Natale: Mamma, ho perso l’aereo. Nell’opera del 1990 di Chris Columbus, il piccolo Kevin (Macaulay Culkin), dimenticato a casa dai genitori manco fosse un mazzo di chiavi, si ritrova a dover difendere la sua abitazione da due maldestri ladri. Sono entrate di diritto nell’immaginario di più di una generazione le scene in cui il ragazzino prepara ingegnose trappole contro i malviventi. Macchinine giocattolo e comuni oggetti per la casa, come ferri da stiro, piume di cuscino e barattoli di vernice, diventano strumenti di guerra. Il piccolo Kevin studia alla perfezione la sua strategia, realizzando un piano di battaglia che oggi si trova stampato su numerosi gadget, dai poster alle lenzuola.

La replica di E.T. (E.T. l’extra-terrestre)
«E.T. telefono casa». È una delle citazioni più famose del film di Steven Spielberg (1982). L’avventura del piccolo extraterrestre che cerca di tornare sul suo pianeta dopo esser finito sulla Terra si trova al 24. posto della classifica stilata dall’American Film Institute. Consigliare un solo gadget di E.T. è un’impresa titanica, visto che è stato prodotto praticamente di tutto. Persino quello che viene considerato il peggior videogioco della storia, uscito su Atari 2600 per cavalcare il clamoroso successo del film. Dovessimo proprio scegliere, opteremmo per una replica del piccolo alieno. Nel salotto di casa potrebbe avere un suo (inquietante) perché.

Il portafogli con la scritta... (Pulp Fiction)
Jules: «Voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli».
Ringo: «E qual è?».
Jules: «Quello con la scritta ‘Brutto figlio di putt***’».
È con questo dialogo che nel film Pulp Fiction di Quentin Tarantino (1994) viene introdotto uno degli oggetti di scena più iconici di sempre. Ed è impossibile non lasciarsi scappare una risata quando si scopre che quella frase irriverente non è solo una battuta da gangster: sul portafogli c’è davvero scritto «bad motherfucker».

La scatola blu (Mulholland drive)
Un oggetto misterioso proprio come il film di David Lynch del 2001. Mulholland Drive si è impresso nella memoria di molti proprio per ciò che (non) racconta, risultando una delle pellicole più enigmatiche e disturbanti degli ultimi 20 anni. L’opera surrealista di Lynch è stata nominata miglior film del 21. secolo in un sondaggio lanciato da «BBC Culture». A cosa serve quella scatola blu? Non c’è una vera e propria risposta. Oppure sì?

Le Nike Cortez (Forrest Gump)
Probabilmente uno dei film più amati di sempre. L’opera di Robert Zemeckis del 1994 ripercorre momenti simbolici della storia statunitense attraverso lo sguardo ingenuo di Forrest Gump (Tom Hanks), ed è costellata da numerose scene indimenticabili. Inutile dire che la macchina del business legata al film ha prodotto di tutto. Persino una catena di ristoranti: sì, la «Bubba Gump Shrimp Company» esiste davvero. Se siete cinefili e pure runner, perderete la testa per le Nike Cortez, le scarpe da corsa con cui Forrest attraversa in lungo e in largo gli Stati Uniti. Trovare un modello originale degli anni ‘70 non è facilissimo, fortunatamente Nike ha recentemente rilanciato sul mercato le iconiche sneakers.

«Wilson», la palla da volley (Cast away)
Ancora la premiata ditta Zemeckis-Hanks. Può una palla da volley diventare il nostro migliore amico? Se avete visto Cast Away (2000) sapete benissimo che la risposta è affermativa. Tom Hanks, sperduto su un’isola deserta dopo un incidente aereo, crea il suo compagno di avventura disegnando una faccia su un pallone, a cui dà il nome «Wilson». L’oggetto di scena originale è stato recentemente battuto all’asta per 308.000 dollari. Fortunatamente esistono repliche a prezzi molto più contenuti.

La giacca con lo scorpione (Drive)
Un oggetto tamarrissimo, su questo non ci piove. Girare per strada con un indumento di raso bianco con uno scorpione dorato sulla schiena non è semplice, a meno che tu non sia Ryan Gosling. La giacca è stata ideata dallo stesso attore, che ha dichiarato di essersi ispirato a quelle asiatiche degli anni ‘50. Nel film cult di Nicolas Winding Refn (2011) lo sgargiante indumento diventa a tutti gli effetti il costume di un super(anti)eroe.

Lo zerbino (Shining)
«Benvenuti all’Overlook Hotel». E magari il vicino di casa rompiscatole che ha finito il sale ci si pensa due volte prima di suonare il campanello. Scherzi a parte, lo zerbino ispirato a Shining, oltre alla scritta di benvenuto, si distingue per la trama della moquette presente nei corridoi dell’albergo da incubo dell’opera di Stanley Kubrick (1980). Volendo esagerare, si potrebbe fare un pensierino anche per l’accetta con cui Jack Torrence (Jack Nicholson) sfonda la porta del bagno in quella mitica scena. Ma forse è meglio evitare.

La spada laser (Star Wars saga)
Ormai ne esistono di tutti i colori. È pure possibile farsele creare su misura, roba del tipo: «Vorrei il manico di quella di Kylo Ren e la lama di Luke Skywalker». Le spade laser del franchise creato da George Lucas sono un must per gli amanti di Star Wars, specialmente per i cosplayer. E fanno la loro bella figura anche come futuristiche lampade al neon. C’è solo l’imbarazzo della scelta, che probabilmente non sarà così facile, quindi: «Che la forza sia con voi».

Il cuscino testa di cavallo (Il padrino)
Ok, questo gadget è tremendo, proprio come la scena del capolavoro di Francis Ford Coppola. Solitamente quando si parla de Il padrino, dopo aver citato le sontuose interpretazioni di Marlon Brando e Al Pacino, si pensa subito alla testa di cavallo mozzata infilata nel letto. Se adorate il film e avete uno spiccato gusto per il macabro, non esitate: probabilmente è il cuscino più bello che troverete nella vostra vita. Un’offerta che non potrete rifiutare, per dirla alla Vito Corleone.
