A Lugano la prima cena gourmet nel metaverso: com'è andata?
Dal Plan B al Lifestyle-Tech Competence Center, in questi ultimi anni Lugano sta cercando di posizionarsi come una delle capitali europee dell'innovazione. Forse non poteva esserci quindi città migliore per la prima cena gourmet nel metaverso, che si è tenuta lo scorso 20 aprile al ristorante Badalucci Taste of Art (15 punti Gault&Millau) in collaborazione con CellarVerse, azienda svizzera che ha unito la passione per il vino con quella per la tecnologia.
La sfida era ardua: riuscire a trasmettere le sensazioni e soprattutto i sapori di una degustazione anche oltre lo schermo di un telefono o di un computer. Possibile? Con il Corriere del Ticino abbiamo assistito all'evento per scoprirlo.
Ovviamente, e sembra quasi inutile ribadirlo, aver partecipato all'evento in presenza come abbiamo fatto noi e i tanti ospiti che hanno riempito il locale luganese migliora, e non poco, l'esperienza, perché si ha la possibilità di assistere e mangiare i piatti «espressi», preparati da uno degli chef più talentuosi attivi in Ticino. Vien da sé quindi che il menù proposto sia stato di qualità assoluta.
Più interessante raccontare invece l'esperienza virtuale, che abbiamo analizzato con attenzione. Dall'app del telefono siamo entrati nel metaverso con il nostro avatar, dove poi ci siamo diretti verso la stanza dove è stato possibile seguire l'evento live.
Da qui la prima, l'unica a dire il vero, delusione: la degustazione virtuale sarebbe stata solo per quanto riguarda il vino. Chi si è prenotato in tempo ha infatti avuto la possibilità di ricevere a casa le bottiglie di vino che avrebbero accompagnato i piatti durante la cena, in modo da poterle aprire ed assaggiare assieme a un sommelier, con la spiegazione in diretta. Una cosa originale e che, visti i feedback di chi ha provato a fare la degustazione da casa, ha funzionato. «Ero assieme a mia moglie e abbiamo provato a fare dei piatti che ricordassero quelli proposti da chef Badalucci, in modo da ricreare gli abbinamenti con il vino - racconta un cliente - . È stato interessante e abbiamo scoperto molte cose nuove: riproveremo senza dubbio!».
Come detto in precedenza, non è stato possibile assaggiare i piatti da casa. Si poteva però assistere alla preparazione delle portate in diretta, con lo chef Badalucci che rispondeva alle curiosità del pubblico, spiegando alcuni trucchi del mestiere. «Per essere una prima siamo soddisfatti - commenta il cuoco procidano -. Ci siamo resi conto di come questo territorio inesplorato abbia grandi potenzialità: dal mandare i piatti semipreparati, da magari semplicemente scaldare in forno, ad addirittura inviare dei kit per preparare i piatti «live», assieme a me che li seguo ad ogni passo. Stiamo già studiando nuove soluzioni per il futuro, molto più vicino di quello che potete immaginare!».
A fine cena eravamo decisamente sazi e soddisfatti, forse un po' meno chi ha assistito da casa e sarà rimasto con l'acquolina in bocca. L'impressione finale è che comunque il metaverso possa realmente offrire un'esperienza degustativa interessante, soprattutto se dovessero essere concretizzate le idee raccontate da Badalucci, che sarebbero già in fase di sviluppo con CellarVerse.
Partendo dal presupposto che nulla può sostituire l'esperienza che si può provare in un "vero" ristorante, dove la filosofia di cucina viene sublimata anche dal servizio e dall'ambiente in cui si mangia, sicuramente può essere l'occasione di vivere una serata originale e perlomeno avere un assaggio di realtà gastronomiche che, senza l'avvento delle nuove tecnologie, sarebbero difficilmente accessibili per molte persone.