Gusto

Al Buffet della stazione la prossima fermata è l'alta gastronomia

Nel locale luganese arriva Alessandro Fumagalli, uno degli chef più talentuosi del panorama ticinese: «Anche un pasto veloce può essere di grande qualità, qui per dimostrarlo»
Mattia Sacchi
22.01.2025 21:00

Sin dalla sua riapertura, lo scorso settembre, il Buffet della stazione di Lugano ha presentato diverse interessanti novità, con una bella cucina a vista e le sale rinnovate. Ma le sorprese, evidentemente non erano finite: da poche settimane al comando della brigata del Buffet c'è infatti Alessandro Fumagalli, un nome di spicco dell'alta gastornomia ticinese.

Noto per le sue esperienze alla Palazzina 6805 di Mezzovico e al Missultin di Vira, dove aveva ottenuto ben 15 punti Gault Millau, un risultato quasi paragonabile alla stella Michelin, Fumagalli vuole portare la sua visione di cucina anche in stazione a Lugano: «Anche un viaggiatore che ha poco tempo può godere di un pranzo di grande qualità, con materie prime selezionate e le giuste tecniche di cottura. Non esiste cucina semplice o raffinata, ma solo quella fatta bene o male». 

Con lui, in questa nuova avventura, anche il suo braccio destro Marco Zanotti. «Lavoriamo da tanti anni assieme ed è un ragazzo di grande talento - spiega lo chef luganese -. Condividiamo la stessa visione della cucina, è fondamentale per riuscire a far emergere la nostra identità in una realtà di questo tipo».

Come nella tradizione dello storico locale luganese, non mancheranno comunque le esperienze gourmet. «Le rassegne gastronomiche fanno parte del DNA del Buffet della stazione, troveremo quindi la formula giusta per incuriosire e appagare i palati dei nostri ospiti - spiega lo chef allievo di Dario Ranza -. Ma per noi è essenziale che ogni giorno ci sia una proposta di altissima qualità: a questo proposito abbiamo selezionato una carta con piatti che sublimino le eccellenze locali e la stagionalità dei prodotti: se non avete fretta di prendere il treno prendetevi quindi del tempo per concedervi un viaggio... gastronomico!».