Che sapore ha il vino recuperato dopo anni in fondo al lago?
Una giornata insolita a Monte Isola, che ha attirato un folto gruppo di curiosi. Lo scorso 10 giugno infatti si è potuto assistere a operai e sommozzatori impegnati in operazioni di recupero. Non parliamo di nessun relitto né, per fortuna, di situazioni di soccorso. Bensì di 3.500 bottiglie di vino che sono riemerse, dopo 5 anni, dal Lago d'Iseo. La cosa ancora più insolita è che sono state lasciate in fondo al lago apposta, usandolo come una vera e propria cantina.
Lo Spumante Nautilus è infatti un'intuizione del titolare dell'azienda agricola Valcamonica Alex Belingheri che, non potendo disporre di luoghi idonei per il corretto affinamento del vino, ha deciso di farsi aiutare da Madre Natura (e da padre Nettuno, verrebbe da dire), disponendo le bottiglie a 40 metri sotto il livello dell'acqua. Strizzando l'occhio anche all'ambiente, in quanto si abbattono i costi dell'energia per mantenere la temperatura costante.
Primo al mondo a conservare i vini in fondo al lago, Belingheri ha raccontato al Corriere del Ticino tutti i dettagli del suo progetto in questa video intervista.