Cultura

Il vino e gli artisti ticinesi si incontrano in un libro

«Art&Vino» di Alberto Dell’Acqua racconta un'epopea attraverso le opere della particolare collezione del produttore di vini Claudio Tamborini
Red. Online
18.10.2024 15:28

«Art&Vino» di Alberto Dell’Acqua è un invito a sprofondare in una avvincente «Ticinensis» epopea che si intreccia con la bella storia di un vino emblematico come il Merlot e una collezione speciale di arte figurativa. Un’opera memorialistica con una doppia valenza storica e artistica che celebra al meglio il successo di un’esaltante impresa. Un libro poderoso che documenta le accattivanti origini dell’identità vitivinicola ticinese con i suoi straordinari personaggi presentando la particolarissima collezione artistica del produttore di vini Claudio Tamborini, composta da 200 opere di 50 artisti, ticinesi o che hanno vissuto in Ticino, presentati con biografie realizzate con la collaborazione dello storico dell'arte, artista e gallerista Paolo Blendinger.

Un'opera, quella di Dell'Acqua, che parte da molto lontano percorrendo le tracce della Vitis Raetica soffermandosi sulla prosperità della viticoltura transalpina e sull’arte di dipingere così ben descritta 2000 anni fa da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Sugli ondulati poggi della Val d’Agno arrivarono i Romani e si trovano tracce dei Leponti nella Vallis Arosii mentre si brindava già con del buon vino ai tempi del Ducato di Milano. Tutte testimonianze comprovate nel libro dai numerosi affreschi risalenti al XIV sec. conservati ancora oggi in varie chiese ticinesi e attribuiti soprattutto all’artista Antonio da Tradate. Risale proprio a quell’epoca anche il monumentale torchio ritrovato nel villaggio di Sessa e che appare nel libro ancora in piena attività negli anni ’50.

«Art&Vino» rievoca anche a buon proposito il rivoluzionario slogan «Ticino terra d’artisti» di Marco Solari quando, nel 1984, dirigeva il turismo ticinese. A questo proposito l’autore del libro ha sicuramente il merito di riabilitare due illustri artisti che hanno ravvivato la vita artistica ticinese all’inizio del 1900 frequentando spesso Vallombrosa. Primo fra tutti il perspicace pittore del «Realismo Magico» Renato Ballerini autore del simbolo Liberty che contraddistingue la tenuta. Così come l’artista Gioachimo Galbusera che, dipingendo con bravura i rigogliosi grappoli d’uva di Vallombrosa, si è guadagnato il titolo di «Caravaggio del Merlot» e la bella contro-copertina di questo libro.

Nel libro è presente anche un tributo speciale all’ingegnere Alderige Fantuzzi considerandolo tra le personalità che hanno maggiormente contribuito alla rinascita della vitivinicultura ticinese agli albori del 1900. Fu infatti questo studioso a esperimentare la vigna in Ticino dopo la devastazione parassitaria causata dalla filossera ed a collaborare con dottor Giovanni Rossi e l’ingegnere Giuseppe Paleari per far rinascere la viticultura ticinese a partire dalla Tenuta di Vallombrosa denominata a giusto titolo «Culla del Merlot».

Presenti anche i personaggi che hanno allietato l’ottuagenaria attività della casa vinicola di Claudio Tamborini. Dal campione ciclista Gino Bartali al compianto sindaco di Lugano Marco Borradori che ha fatto da padrino alla rinascita di Vallombrosa nel 2004. Con loro la bella attrice Ornella Muti in veste di produttrice di vino così come il cantante Albano. Ritroviamo anche la mitica giornalista RSI Mascia Cantoni in una vinosa veste benefica a fianco a personaggi come Paul Bocuse, Anton Mosimann, Massimo Bottura, Lucia Polloni, Georg Riedel, Luigi Veronelli e il conte Cesare Setoli Salis.

«Art&Vino» racconta anche la storia del progetto Swiss Premium Wine con i suoi protagonisti Guido Brivio, Feliciano Gialdi, Angelo Delea e appunto Claudio Tamborini. Difatti, proprio a Vallombosa è stata dedicata un’apposita sala al famoso Merlot Quattromani dove si mostrano attraverso un istoriato fotografico i momenti più significativi di questo unicum enologico e di alcuni suoi benevoli ambasciatori come Sergio Ermotti, Marco Solari, Lara Montagna, Cristina Monico, Frà Martino Dotta.

Con la prefazione di due consiglieri federali come Ignazio Cassis, nato proprio a Castelrotto 100 anni dopo il "padre del Merlot" Giovanni Rossi, e Guy Parmelin, che discende da una famiglia di vignaioli, «Art&Vino» è stato pubblicato in occasione di due importanti ricorrenze: gli 80 anni della Casa vinicola Tamborini Vini di Lamone fondata nel 1944 e i 20 anni della rinascita del 2004 della Tenuta Vallombrosa di Castelrotto.