Gusto

L'Accademia Italiana della Cucina celebra 40 anni di gusto e passione

Grandi festeggiamenti per la Delegazione della Svizzera Italiana - Emilio Casati: «Un riferimento culturale e gastronomico, capace di coinvolgere le nuove generazioni. Davanti a un buon piatto ci emozioniamo ancora come il primo giorno: forse è questo il vero segreto della cucina»
Il Delegato Emilio Casati assieme ai suoi colleghi della vicina Lombardia
Mattia Sacchi
27.03.2025 06:00

Quarant’anni di passione per la cultura gastronomica italiana. La Delegazione della Svizzera Italiana dell’Accademia Italiana della Cucina ha celebrato l’anniversario con una serata di gala al Ristorante Ciani di Lugano, alla presenza di oltre settanta ospiti tra autorità, accademici e appassionati. Un’occasione per festeggiare e riflettere sul ruolo dell’Accademia nel promuovere un patrimonio che va oltre il gusto.

«Questo anniversario rappresenta una tappa storica, ma anche un’opportunità per celebrare 40 anni di passione, ricerca e difesa della cucina italiana nel suo valore più autentico», ha dichiarato il Delegato Emilio Casati aprendo la serata. Fondata nel 1985, la Delegazione si è radicata nel territorio, dialogando con ristoratori e istituzioni, mantenendo vivi i valori di tradizione, qualità e convivialità.

Il Delegato Emilio Casati assieme al Consigliere Nazionale Alex Farinelli, la Presidente del Consiglio Comunale Benedetta Bianchetti e il Presidente del Gran Consiglio Michele Guerra
Il Delegato Emilio Casati assieme al Consigliere Nazionale Alex Farinelli, la Presidente del Consiglio Comunale Benedetta Bianchetti e il Presidente del Gran Consiglio Michele Guerra

Presenti alla cerimonia il Presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, il Consigliere Nazionale Alex Farinelli e la Presidente del Consiglio Comunale di Lugano Benedetta Bianchetti. A dare un respiro nazionale, anche accademici da altre regioni, come Dino Betti Van Der Noot, membro del Consiglio di Presidenza e delegato di Milano.

Il Professore Michele Antonio Fino, ospite d'onore della serata
Il Professore Michele Antonio Fino, ospite d'onore della serata

Ospite d’onore il Prof. Michele Antonio Fino dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha presentato un intervento tratto dal suo libro Non me la bevo, riflettendo sulle narrazioni legate al vino e promuovendo un approccio più critico e consapevole a tavola.

Durante la serata è stato presentato il volume «40 anni di eccellenza culinaria», raccolta di immagini, racconti e testimonianze. «Un omaggio alla storia della Delegazione e ai tanti ristoratori con cui abbiamo collaborato. Vogliamo lasciare una traccia e ispirare le nuove generazioni», ha spiegato Casati. Emozionante anche il ricordo di Paolo Grandi, storico Delegato, celebrato con la presenza della moglie Daniela.

Il menu, curato dagli chef del Ciani Dario Ranza e Loris Meot, ha proposto piatti ispirati al territorio, accompagnati dai vini di Uberto Valsangiacomo, accademico e figlio di Cesare, tra i fondatori della Delegazione.

Nel suo discorso finale, Casati ha guardato al futuro: «Mi auguro che la Delegazione resti un riferimento culturale e gastronomico, capace di coinvolgere le nuove generazioni. Sono passati 40 anni eppure, davanti a un buon piatto, ci emozioniamo ancora come il primo giorno: forse è questo il vero segreto della cucina».

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