Gusto

Lo stellato di Campione vola in Ucraina: «Una cena per un attimo di normalità»

Un viaggio particolare per Bernard Fournier, protagonista di un evento di alta gastronomia a Leopoli: «Onorato di aver portato un po' di Ticino a chi non ha mai potuto visitarlo a causa della guerra»
Mattia Sacchi
16.05.2024 16:05

Forse è difficile paragonare una cena gourmet a un aiuto umanitario. Ma per chi da un giorno all'altro è stato catapultato in un conflitto, stravolgendo la propria esistenza, anche un momento di relativa normalità può donare la motivazione per andare avanti e per vedere con un'ottica diversa la propria quotidianità.

Ed è questo il motivo per cui Bernard Fournier è andato a Leopoli. Lo storico chef stellato di Campione d'Italia è stato infatti protagonista lo scorso 12 maggio di una serata gastronomica al FAMI Chefs, uno dei più importanti ristoranti della città, nella quale ha presentato alcune delle sue ricette più conosciute. «Ci sono persone che da anni non possono varcare il confine – racconta Fournier –. Alcuni ragazzi addirittura non hanno mai potuto fare un viaggio all'estero. Grazie a dei miei ex clienti, adesso nel Paese, siamo quindi riusciti a organizzare un evento dove ho voluto portare un po' di Italia, di Ticino e di Francia, facendoli viaggiare almeno con il palato. Per questo ho preteso le materie prime migliori, di modo che potessero assaporare i gusti originali della nostra cucina: è stato logisticamente molto impegnativo ma ne è valsa la pena».

La serata infatti è stata un grande successo, con gli ospiti e le autorità locali che lo hanno ringraziato per il suo impegno. «Ricevere le loro testimonianze d'affetto è stato commovente: ho trovato una popolazione gentile e accogliente, che ha cercato di farmi sentire a casa. Ma la cosa più bella è stata lavorare con i giovani chef: ragazzi pieni di speranza per il futuro, che anche con il loro lavoro cercano di far ripartire la comunità. All'inizio erano in totale soggezione, ma ho fatto capire loro che la cucina è un linguaggio che unisce e che ci mette tutti allo stesso livello. Momenti di scambio che non dimenticherò mai».

Un momento di spensieratezza in una situazione che comunque non riesce a far rimanere sereni. «Per quanto ci si sforzi di far sembrare tutto normale, con Leopoli che è una città davvero bella e viva, la realtà piomba continuamente e impietosamente sulla popolazione. C'è il coprifuoco notturno e di tanto in tanto passano veicoli militari. Inoltre in questi giorni ho sentito 3-4 esplosioni davvero forti: mi hanno detto che fortunatamente erano lontane da noi, ma immaginate cosa voglia dire per quelle persone vivere da oltre due anni con questi suoni di distruzione».

La promessa di chef Fournier è però quella di tornare: «Lo farò sicuramente, ho lasciato tante belle persone che voglio ritrovare. E poi al ristorante hanno messo in carta alcune mie ricette: devo assicurarmi che le eseguano come si deve anche tra qualche mese!».

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