#QuenelleDay: l’omaggio al gelato lanciato da un foodblogger ticinese

Ad un orecchio inesperto, il termine «quenelle» potrebbe dire poco, ma è in realtà un elemento facilmente riconoscibile dell’impiattamento dell’alta gastronomia. Si tratta infatti delle ellissi ottenute grazie all’aiuto di uno o due cucchiai fatti lentamente ruotare, utilizzata sia per le pietanze salate, come ricotte o salse molto dense, sia per i dolci, specialmente con il gelato. «La forma ovale gli conferisce un aspetto più elegante e raffinato rispetto alla pallina tipica del gelato da passeggio» commenta al Corriere del Ticino Andrea Rapanaro, che della quenelle ha fatto la sua firma distintiva.

Una sfida aperta a tutti
L’idea nasce dunque principalmente come omaggio all’iconica forma in quanto rappresentante di una tradizione gastronomica d’avanguardia che nobilita un alimento come il gelato. L’iniziativa incarna però sicuramente una vena più ironica: «La proposta è nata anche come gioco sui social con altri appassionati di cucina. Esiste una giornata internazionale per qualsiasi cosa: i calzini spaiati, la pizza e la carbonara ma non c'è una giornata dedicata alla quenelle. Abbiamo dunque pensato che stesse a noi istituirla!» spiega Rapanaro. La data designata è appunto il 15 marzo, domani, e il programma prevederà una challenge social: «La sfida è aperta a tutti, esperti ma anche persone non appassionate di cucina. Chiunque voglia può provare a creare la propria quenelle e postarla sui social con l’hashtag #QuenelleDay».

Per chi volesse partecipare, il blogger ticinese ha pubblicato un articolo che spiega passo per passo come fare una «quenelle perfetta». Tra le personalità che prenderanno parte alla challenge, ci saranno anche Ivan Vazquez, gelatiere d’avanguardia e consulente internazionale noto in Spagna e in Sud America, e Vladimir Dubovik, anch’egli esperto di gelato e con un seguito di oltre 300'000 follower su Instagram.

L’ingegnere innamorato del gelato
Ingegnere impiegato nell’ambito dell’informatica da oltre quindici anni, Andrea Rapanaro si è avvicinato al mondo della cucina per caso durante gli anni dell’università. «Già ai tempi del liceo avevo un sito, una sorta di blog ante litteram, dedicato agli argomenti più disparati. All’inizio degli anni 2000 ho voluto revitalizzarlo e creare un vero e proprio blog: non sapendo di cosa parlare, ho iniziato a pubblicare le ricette di mia madre» racconta Rapanaro. «Sempre per caso, un giorno ho scoperto il mondo del gelato: le prime volte che provai a farlo fu un completo fallimento, poiché quando lo mettevo nel congelatore diventava un blocco di ghiaccio. Mi sono dunque informato e ho scoperto che ci sono delle regole molto precise sulle proporzioni da seguire per riuscire a bilanciare tutti gli elementi e riuscire a mantenerlo cremoso, delle vere e proprie formule. Grazie alla mia formazione tecnica, sono riuscito a creare un software che sintetizzasse questi rapporti: l’ho pubblicato online e ha funzionato, poiché molti gelatieri lo scaricavano. Il gelato ha a che fare con l’ingegneria più di quanto si pensi!» conclude Rapanaro.

Il suo blog, cucina.li, è ancora attivo e viene regolarmente aggiornato con nuove ricette, ma l’attività del blogger si estesa anche ad altri ambiti: dal 2019 impartisce corsi di gelateria artigianale e gastronomica aperti a casalinghi ed esperti, e nel 2020 ha inserito un contributo, sempre dedicato al gelato, nel manuale di cottura sottovuoto a bassa temperatura di Marco Pirotta.