In tavola

Se il pesce azzurro fa bene alla salute

Da consumare freschissimi, gli esemplari che ricadono sotto questa denominazione sono versatili e facili da cucinare
Da consumare freschissimi, gli esemplari che ricadono sotto questa denominazione sono versatili e facili da cucinare
Red. Online
25.03.2020 17:23

Le pietanze preparate con il pesce azzurro sono spesso considerate cucina povera, ma le qualità nutrizionali di questo alimento dovrebbero spronare le persone a mangiarlo più spesso. Il termine non indica un solo abitante del mare, ma un insieme di specie accomunate dal più elementi. In primis, una colorazione blu/verde del dorso e argentea del ventre, ma anche il fatto di vivere in grossi banchi in mare aperto, avvicinandosi alla costa solo per riprodursi, oltre a un corpo più o meno affusolato che si assottiglia verso la coda. Sotto la denominazione di pesce azzurro ricadono però esemplari dalle dimensioni molto diverse, dai piccoli sgombri alle aguglie, dalle sardine alle acciughe, dalle aringhe ai più grandi tonni e pesci spada.

Un’altra caratteristica che accomuna questi animali è l’essere piuttosto grassi, e per questo motivo vanno consumati freschi. Non è detto, però, che questa loro caratteristica debba per forza essere negativa: secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il pesce azzurro è ricco di acidi grassi buoni, i cosiddetti Omega 3, che contribuiscono al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue, al normale funzionamento del cuore e al corretto sviluppo dell’occhio del feto e dei bambini allattati al seno. Allo stesso tempo, questi esemplari sono in genere poveri di grassi saturi – quelli contenuti in insaccati e carne e poco salutari per il nostro organismo – e contengono calcio, zinco, selenio, potassio, iodio e fosforo, e vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D.

Andando ad analizzare le specie più comuni di pesce azzurro, si scopre che le ricette più semplici e veloci sono anche quelle che valorizzano meglio le loro carni. Alici e acciughe sono pesci economici e ottimi se consumati marinati; l’aringa di solito si mangia affumicata, mentre il merluzzo può essere cucinato gratinato al forno, al vapore o addirittura nel microonde, e può essere accompagnato da un’infinità di contorni. Lo sgombro è molto facile da pulire (non avendo squame) e ottimo per preparare secondi piatti o per creare fresche insalate; la sardina ha un prezzo ancor più basso di quello di acciughe e alici, a cui assomiglia, e viene spesso usata per condire la pasta. Tonno e pesce spada sono i due esemplari nobili della grande famiglia del pesce azzurro. Il primo può essere messo in cottura tagliato come un grosso trancio oppure sfilettato; che sia consumato a fette o intero il risultato finale non cambia. Il secondo può essere preparato crudo, in padella, alla griglia, in umido, al cartoccio, al vino, affumicato o con la pasta: qualsiasi versione si scelga, il successo è garantito.