La ricetta

Torta di carote e avena: una rivisitazione “light”

La metterei nella top tre dei grandi classici assieme a quella di mele e quella al cioccolato, ed oggi ve la propongo in versione più leggera
Michelle Uffer
28.02.2020 12:04

“Mangia le carote, fanno bene alla vista”. Tutti noi ci siamo sentiti dire questa frase, oppure alzi la mano chi ne è stato esonerato. Io non sono tra quelli. L’avrò sentita decine di volte, poi crescendo la frase effetto è diventata “mangia le carote che ti aiutano ad abbronzarti”. Insomma, per una cosa o per l’altra, queste carote andavano mangiate. E vi confermo che non sono frasi buttate lì a caso semplicemente per insegnarci ad apprezzare questo prezioso ortaggio, infatti è tutto vero: il beta-carotene contenuto nella carota è un potente antiossidante che nel nostro corpo viene convertito in vitamina A, indispensabile per diverse funzioni tra le quali la vista. E con l’abbronzatura come la mettiamo? Alfa e beta carotene stimolano la melanina ed hanno pure un effetto fotoprotettivo sulla pelle.

Insomma, questa pianta erbacea oltre ad essere ottima sia cotta sia cruda, è anche un vero toccasana per la nostra salute. Da notare che la carota, se consumata cruda, non perde le vitamine che con il calore della cottura vengono un po’ a mancare. Se consumata leggermente cotta e condita con un filo d’olio è, invece, ideale per assorbire meglio il beta carotene. Dunque? La soluzione ideale è alternare i due modi di consumarla (cruda e cotta).

Oltre alla vellutata, o alla classica insalata di carote grattugiate condite con olio e limone, esiste anche la sua versione più golosa, quella che trasforma le carote in torta. Un grande classico per la colazione o la merenda, che oggi vi propongo in versione leggerissima. Pochissimo zucchero, meno mandorle, ed il risultato è morbidissimo. Iniziamo?

Difficoltà: facile

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 45 minuti

Ingredienti per uno stampo a forma di ciambella (o cake)

400 grammi di carote grattugiate

100 grammi di mandorle grattugiate (o anacardi ridotti in “polvere”)

80 grammi di farina di avena (o fiocchi ridotti in polvere)

40 grammi di maizena

4 uova

4 cucchiai di zucchero (anche di cocco, se preferite)

1/2 bustina di lievito per dolci

1 cucchiaino di sale dell’Himalaya

Zucchero al velo q.b.

Burro/olio di cocco per ungere lo stampo (q.b).

N.B. Se riuscite usate tutti ingredienti biologici

Procedimento

Iniziate pelando le carote e grattugiandole finemente. Montate i bianchi d’uovo a neve ben ferma, ed in un’altra terrina montate i tuorli assieme allo zucchero.

Unite le carote ai tuorli, mescolate bene. Unite poi le mandorle, l’avena, la maizena, il lievito ed il sale e mescolate finché il composto non risulterà omogeneo. Aggiungete gli albumi mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli troppo.

Trasferite il composto nello stampo, precedentemente unto con olio di cocco o burro, ed infornate a 160 gradi - forno ventilato - per 45 minuti. Fate poi la prova dello stecchetto: se non è ancora completamente cotta, lasciate la torta in forno ancora 5 minuti.

Lasciate raffreddare la torta, capolvolgetela su un piatto da portata e spolveratela con zucchero al velo. Conservatela in frigorifero (il giorno dopo è ancora più buona!).

N.B. Il risultato finale sarà simile alla classica torta di carote ma nettamente meno dolce. Se invece vi piacciono le torte più dolci, raddoppiate la quantità di zucchero.