Honda festeggia un quarto di secolo di mobilità elettrica
Il traguardo dei 25 anni delle vetture ibride fa da prologo alla futura Honda Prelude, erede di un modello leggendario che ha mosso i primi passi in Europa nel 1999.
Per sottolineare queste importanti coincidenze il costruttore giapponese ha riunito in uno studio cinematografico di Manchester il passato e il futuro del marchio.
L’arrivo, nel 1999, della rivoluzionaria coupé Insight, il primo modello ibrido di serie Honda introdotto sul vecchio continente ha segnato una svolta epocale. Da allora, il marchio è stato un pioniere nello sviluppo dei propulsori ibridi benzina-elettrico con l’obiettivo di effettuare una transizione fluida ed efficiente verso un futuro elettrificato. Come successore dell'Insight, Honda ha quindi lanciato la Civic IMA nel 2003, che combinava una trasmissione a variazione continua a un motore i-VTEC a 4 cilindri da 1,3 litri e a un motore elettrico da 20 cavalli per un migliore risparmio di carburante. Sette anni dopo è arrivato il modello CR-Z con propulsore a benzina da 1,5 litri e motore elettrico. Poi è entrata in scena, nel 2011, la Jazz con l’obiettivo di fornire un equilibrio ideale tra dinamica di guida e risparmio di carburante. Cinque anni dopo è arrivata la NSX che ha segnato l'introduzione del propulsore ibrido a trazione integrale più avanzato al mondo nel segmento delle supercar.
Oggi, la gamma automobilistica di Honda è completamente elettrificata e i modelli Jazz, Civic, HR-V, ZR-V e CR-V sono tutti disponibili con propulsori avanzati che combinano una facilità d'uso nella guida a emissioni zero o molto contenute. L’evoluzione in pochi anni è stata impressionante e abbiamo avuto modo di verificarla provando versioni “vecchie” e attuali: mettersi al volante di un’ibrida di un quarto di secolo fa sembra effettivamente di tornare indietro in un’era in cui si dava inizio a una vera e propria rivoluzione tecnologica che sta accelerando in modo vertiginoso.
I vari ibridi e:HEV di Honda presenti oggi sono il risultato di 25 anni di ricerca di sviluppo e segnano una continuità dei modelli che li hanno preceduti: offrono prestazioni e reattività impressionanti, pur mantenendo un’efficienza eccezionale senza mai rinunciare al piacere di guida.
Il ritorno in grande stile di una sportiva iconica
Il primo modello Prelude ha fatto il suo debutto in Europa 45 anni fa e il successo è stato immediato: fino al 2001 ne sono state prodotte cinque generazioni. Ora, dopo una lunga pausa, la Prelude del futuro si sta delineando con il cosiddetto concept car che abbiamo avuto modo di vedere e ammirare in anteprima. Con un abbinamento accattivante di stile, raffinatezza, carattere sportivo e un propulsore ibrido, sembra avere le carte in regola per confermare un grande ritorno di questo modello iconico.
"La nuova Prelude - ha affermato Tomoyuki Yamagami, capo ingegnere e responsabile dei progetti di Honda - è il risultato di oltre due decinni di ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie ibride. Questo modello sportivo inaugura anche un ulteriore capitolo della nostra storia in un settore in continua evoluzione “.
Anche la futura Prelude manterrà il DNA sportivo delle versioni precedenti: coniugherà al meglio l’efficienza con i benefici ambientali della guida elettrica a un'esperienza di guida che, secondo il costruttore, vuole essere esaltante e rappresentare una fuga dalla vita quotidiana per assaporare un maggiore piacere di guida.
“Prelude – ha precisato Yamagami – dimostra ed evidenzia l’importanza dei propulsori ibridi nella strategia di elettrificazione automobilistica di Honda, un passo fondamentale verso il nostro impegno Il 100% delle vendite di veicoli nuovi veicoli elettrici o a idrogeno entro il 2040".
Il prezzo della futura Prelude? Per ora “no comment”, ma “sarà una sportiva accessibile” hanno affermato i dirigenti di Honda.