I quattro elementi di Luisa Beccaria

Pane, olio, mandorle e vino: quatto elementi naturali, semplici, genuini, capaci di diventare metafora di un concetto moda. Questa è la poesia di Luisa Beccaria per la prossima stagione estiva. Il pane, realizzato secondo la tradizione antica con il lievito madre e cotto nel forno a legna, conserva in sé il ricordo del passato eppure si rinnova di giorno in giorno. Il pane, insieme all’olio, alle mandorle e al vino è allegoria della riflessione che sta alla base della nuova collezione.

Il momento che stiamo vivendo ha messo in evidenza la necessità di un nuovo stile di vita: valori autentici, riavvicinamento alla natura e ai suoi ritmi, fonte inesauribile di felicità e bellezza, per un ritorno ad una nuova «umanità». Un abito riuscito non dovrebbe essere effimero e vittima delle stagioni, ma semmai è il migliore amico di una donna nel suo guardaroba, capace di continuare a donare bellezza. La nuova collezione mixa abiti must have con fresche proposte di quotidiana attualità e comfort, per una donna che vuole costruire il proprio stile unico, condividendo l’amore per l’arte, la natura, la poesia, il sogno. È un viaggio tra tessuti e texture ma anche tra visioni ed emozioni.

L’olio: quello 100% made in Italy, come tutti gli abiti del brand, è perfetto in ogni occasione e con qualsiasi abbinamento; una carrellata di pezzi trasversali pensati per ogni età ed occasione d’uso e, soprattutto, elementi base intorno ai quali costruire un look. Le mandorle: dolci, croccanti ma anche fluide quando diventano latte, fresco e leggero; sono l’emblema della sintesi tra le mille sfumature che il bianco può assumere e dei giochi di texture che ricordano la sensorialità del frutto secco. La dichiarazione di un colore mai banale, capace di dialogare in una maniera unica con la luce.

Il vino: un tocco di brio, quello che rende davvero conviviale ogni situazione e inebria i sensi. Il vino incarna il concept delle due parti complementari che chiudono la collezione «Conosci te stesso»: scrigni dai quali attingere diverse suggestioni ed ispirazioni. Ecco riassunta l’idea di comfort: un’attenzione speciale a quei capi e tessuti che avvolgono, coccolano, come il fresco cotone e le sete impalpabili.

Immancabili le trasparenze dello chiffon, su bluse appena crop orlate con balze e gonne fresche dal taglio leggermente ad «A»; poi il satin incrostato di pizzonche reinterpreta il linguaggio dell’intimo, per leggeri completi due pezzi ed abiti sottoveste. La sera mantiene il fil rouge dell’impalpabilità, stavolta giocata su abiti più strutturati. Emergono dall’acqua sirene coperte di paillettes con profonde scollature e riflessi che accompagnano sensualmente la figura, attraverso pattern argentei con tratti policromi a disegnare un giardino metallico. Armonie di trasparenze e fiori ricamati tridimensionali creano prospettive d’incanto grazie alla sovrapposizione dei toni e dei materiali. Le rouches, parola chiave nel lessico couture del brand, danno vita ad ampie sottane in tulle nelle sfumature lavanda, dalle quali spunta il corpino fasciante e scollatissimo.
