I retroscena del Nobel a Carducci

Fogazzaro fu scartato per l'obbedienza alla Chiesa
AtseAdnkronos
19.03.2009 09:11

STOCCOLMA - Nel 1906 era «il sublime» Antonio Fogazzaro (1842-1911) lo scrittore destinato a vincere il Premio Nobel della Letteratura. Ma lo scrittore vicentino, ignaro dell'onore che stava per toccargli, compì nella primavera di quell'anno un fatto inaccettabile agli occhi dell'Accademia Reale di Svezia: fece pubblico atto di obbedienza alla Chiesa cattolica dopo la messa all'Indice dei Libri proibiti da parte del Santo Uffizio del suo romanzo «Il Santo». La sottomissione dell'autore di «Piccolo mondo antico» suscitò lo sdegno della giuria del Nobel (tutta composta di membri di fede protestante) che lo escluse prontamente. Era però giunto momento di un italiano: fu dunque premiato il poeta Giosuè Carducci, benchè reo di «paganesimo portato agli estremi».A svelare i retroscena del premio consegnato a Carducci e a rivelare la clamorosa bocciatura di Fogazzaro è il libro «La letteratura italiana e il premio Nobel. Storia critica e documenti» (Olschki editore, pagine 356, euro 34) di Enrico Tiozzo, docente di letteratura italiana all'Università di Goteborg, che per la prima volta presenta tutte le carte inedite dell'Accademia di Svezia relative alle candidature italiane al prestigioso riconoscimento dal 1901 al 1957.