Il garage di Steve Jobs? "Un mito"

NEW YORK - Da Disney a Microsoft, da Google a Mattell, Dell e Nike passando "ovviamente" per Apple: tutti i brand più iconici del mondo hanno come denominatore comune il fatto di esser nati in un garage. Tranne che, in almeno un caso, il garage "è un pò un mito": secondo Steve Wozniak, che con Steve Jobs fondò il marchio della mela col morso, i primi computer Apple non hanno visto la luce nel box bianco della villetta dei genitori di Jobs a Los Altos in California.
"Il garage è un pò un mito. È una esagerazione. Il garage ci rappresentava meglio di ogni altra cosa ma non abbiamo fatto lì nessun progetto. Portavamo i prodotti finiti in garage, li facevamo funzionare, poi li caricavamo in macchina e li portavamo al negozio che ci pagava in contanti", ha detto l'"altro" Steve in interviste parallele a Business Week e alla Bloomberg.
Una doccia fredda sull'immaginario collettivo dall'odore di benzina che avrebbe permeato gli anni formativi del "duo" di Apple così come quelli di Bill Gates e del suo socio e co-fondatore di Microsoft Paul Allen. Se dunque non fu nel garage della villetta a 2066 Crist Drive, dove sono nati dunque i primi computer Apple che oggi i collezionisti di cimeli sono pronti a pagare cifre da capogiro?
L'ultimo apparso sul mercatini ottobre, una "motherboard" (la scheda) perfettamente funzionante di un Apple 1 è stato battuto da Bonhams a New York per 905 mila dollari, ben di più dei 666,66 che nel 1976 il Byte Shop di Paul Terrell pagava a Jobs e Wozniak.
Nell'intervista "Woz" regala un'altra rivelazione shock: fu lui a idearli e assemblarli nel suo "cubicolo" a Hewlett Packard, l'azienda di Cupertino dove lavorava. "Feci tutto lì: saldare, mettere insieme i chips, progettarli, disegnarli sul tavolo da lavoro. Fu un periodo incredibile. Mi lasciavano molto tempo di avere progetti paralleli Così nell'estate del 1975 costruii il primo Apple: ne vendemmo un centinaio di esemplari L'estate dopo feci l'Apple Due".
Il resto è storia. Ma il garage? "Non disegnavamo lì, non assemblavamo schede, non facevamo prototipi e non pianificavamo prodotti. Non ci abbiamo mai costruito nulla. Il garage non serviva a molto, se non essere un qualcosa che ci permettesse di sentirci a casa".