CITTÀ, PARCHI E VILLAGGI / Parchi

Isole di Brissago

Uno degli angoli più magici del Ticino è costituito senza dubbio dalle Isole di Brissago, un piccolo paradiso subtropicale lambito dalle acque del Lago Maggiore che si raggiunge facilmente in battello. Grazie alla loro posizione, le isole godono di un clima assai dolce, che ha favorito lo sviluppo di una vegetazione molto particolare, composta da alberi rari e maestosi, arbusti e felci rigogliose, fiori profumati che richiamano atmosfere incantate. Sono circa 2000 le specie di piante coltivate nel giardino botanico, provenienti dall’area mediterranea, dall’Asia, dall’Africa, dalle Americhe e dall’Oceania.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

 

 

 

La visita

Si visita l'Isola Grande, chiamata «di San Pancrazio» (da aprile a novembre). Particolarmente suggestive sono le zone del bagno romano, il punto panoramico all’estremità dell’isola, il fitto canneto e la spiaggetta. Il giardino botanico offre impressioni di paesi esotici subtropicali con ambientazioni diverse a seconda dei continenti. La visita permette di passare molto rapidamente da habitat tipici del continente australe ad altri asiatici o africani, senza dimenticare il settore riservato alla vegetazione mediterranea. Oltre alle specie esotiche, la collezione del giardino botanico si compone anche di piante spontanee della Regione Insubrica. L’intero giardino copre una superficie di 25'000 metri quadrati e ospita circa 2'000 specie vegetali, raramente osservabili in Svizzera.

L’isola più piccola, chiamata «Isola di Sant’Apollinare» o «Isola dei conigli», non è aperta al pubblico. Presenta una vegetazione spontanea e conserva i ruderi di una chiesetta di antica origine.

 

La storia

L’idea del giardino botanico si deve alla baronessa russa Antoinette de Saint Léger, che nel 1885 acquista l’isola e la trasforma nella sua dimora, attirando illustri scrittori, musicisti e pittori. L’Isola Grande diventa giardino esotico e la baronessa introduce specie vegetali fino ad allora sconosciute a queste latitudini, come la palma da vino cilena (Jubaea chilensis). 

Nel 1927, dopo aver perso tutti i suoi averi, la nobildonna vende le due isole al ricco commerciante amburghese Max Emden, che costruisce l’attuale imponente palazzo, la darsena e il «bagno romano» conducendovi una vita sfarzosa. Il giardino botanico viene sostanzialmente rispettato e ampliato. Nel loro indisturbato sviluppo le piante formano gruppi, sfondi e prospettive incantevoli.

Nel 1949 le Isole di Brissago sono acquistate da una Fondazione pubblica e l’Isola Grande diventa Parco Botanico del Cantone Ticino. Dal 2020 la proprietà delle Isole di Brissago passa interamente al Cantone Ticino e il parco assume la definizione di «Giardino botanico».

  

  

PER COMPLETARE LA GIORNATA

In questo articolo: