La colonna e i suoi dolori

Sappiamo la differenza tra artrite ed artrosi o riteniamo siano due termini equivalenti per indicare una stessa malattia? In realtà, sono due malattie ben diverse, tanto è vero che i sintomi sono ben diversi. Per avere le idee più chiare sul mal di schiena e sulle malattie che interessano le articolazioni, si può seguire una conferenza pubblica dedicata a questi argomenti, organizzata dalla Lega ticinese per la lotta contro il Reumatismo e dal Corriere del Ticino: l?appuntamento è per il 23 aprile alle 18.00, presso l?auditorium dell?Università della Svizzera Italiana a Lugano.
Per avere le idee più chiare sul mal di schiena e sulle malattie che interessano le articolazioni, la Lega ticinese per la lotta contro il Reumatismo e il Corriere del Ticino hanno organizzato una conferenza pubblica. L?appuntamento è per il 23 aprile alle 18.00, presso l?auditorium dell?Università della Svizzera Italiana a Lugano
? Martedì 23 aprile 2013, ore 18.00Auditorio, Università della Svizzera Italiana, Via Giuseppe Buffi 13, LuganoARTROSI E MAL DI SCHIENA: QUANTO NE SAPPIAMO?RELATORI
Dottor Nicola Keller, Specialista FMH in Medicina interna e Reumatologia, Presidente della Lega Ticinese per la lotta contro il reumatismoDottor Numa Masina, Specialista FMH in Medicina interna e Reumatologia, Responsabile del reparto di Reumatologia e Immunologia della Clinica LuganeseModeratore: Sergio Sciancalepore, Redazione Corriere del TicinoA seguire domande del pubblico, discussione e aperitivo. Entrata Con i relatori della serata anticipiamo alcuni dei temi che saranno trattati.
IL MAL DI SCHIENA: LA PREVENZIONE E IL GIUSTO TRATTAMENTO Dottor Keller, immagino che il mal di schiena sia uno dei malanni più diffusi."Sì, i quattro quinti della popolazione prova almeno una volta nella vita un dolore alla schiena: occorre però definire bene che cos?è il mal di schiena, distinguendo tra quello non specifico e quello specifico".Cioè?"Quello non specifico è causato da patologie muscolari o osteo-articolari della colonna vertebrale, per esempio l?usura delle articolazioni vertebrali dovute all?età. Certamente, la causa principale del comune mal di schiena è l?insufficiente tono della muscolatura paravertebrale che sostiene la colonna, dovuto a inattività fisica o posture scorrette. Il mal di schiena specifico, invece, è causato da malattie della colonna come ernie del disco, malattie infiammatorie (si veda immagine 1), tumori".Ci sono dei fattori di rischio specifici per il mal di schiena? L?età, lo sforzo fisico?"L?età non conta molto, c?è certamente una predisposizione genetica, mentre l?attività e lo sforzo fisico porta eventualmente ad una maggior artrosi della colonna ma non necessariamente ad avere più dolori". Esiste un rapporto tra mal di schiena ed osteoporosi?"L?osteoporosi è una malattia che non fa male finché non si verifica una frattura favorita proprio dalla fragilità dell?osso: in questo caso, è possibile avere dolori alla colonna causati da fratture vertebrali (si veda immagine 2) su base osteoporotica. Tuttavia, non tutte le fratture vertebrali osteoporotiche provocano dolori tali da far sospettare un simile evento, infatti la diagnosi è spesso casuale".Il mal di schiena può diventare un disturbo cronico?"Il mal di schiena è uno dei più frequenti dolori cronici. Non sappiamo con certezza perché un mal di schiena diventi cronico, sappiamo però che non c?è nessuna relazione tra la gravità delle alterazioni degenerative della colonna vertebrale e l?entità del mal di schiena: probabilmente, potrebbero esserci altri fattori - anche di tipo psichico - a causarlo. È spesso difficilmente trattabile con le attuali terapie".Si può prevenire il mal di schiena rafforzando la muscolatura della schiena?"Un?attività fisica adeguata, corretta e regolare è la miglior forma di prevenzione del mal di schiena. Non bisogna solo rinforzare i muscoli, ma anche allungarli: il muscolo è come una molla, se è troppo compresso aumenta la forza, il carico tra le vertebre causando dolore. Se è troppo allentato non sorregge, non tiene bene insieme le parti della colonna, indebolendola".C?è una attività fisica raccomandabile?"Ogni attività fisica non eccessiva ma regolare può essere utile: il nuoto (lo stile a rana è meno raccomandato per chi ha problemi alla colonna); camminare; il nordic walking, che mette in movimento anche il tronco e le spalle; la ginnastica. L?importante è che l?attività sia adeguata, piacevole e regolare".Contro il mal di schiena spesso si ricorre al "fai da te farmacologico", con pessimi risultati. Quali sono le indicazioni utili?"Il mal di schiena va curato correttamente sin dall?inizio, è inutile tenerselo perché non si vuol prendere niente o cercare di curarlo da sé ricorrendo a farmaci inadatti. E? necessaria la giusta dose di analgesici e/o antinfiammatori per un certo numero di giorni: un trattamento incongruo, espone al rischio di un mal di schiena cronico, spesso difficile da trattare in seguito. Sono indicati farmaci analgesici (antidolorifici), ancor meglio gli antinfiammatori, molto efficaci. Questo per un mal di schiena comune, per quelli specifici occorre andare all?origine del dolore e trattarlo di conseguenza". Quando occorre ricorrere alla chirurgia per trattare un mal di schiena non altrimenti risolvibile?"Oggi si ricorre molto meno alla chirurgia per trattare il mal di schiena, solo in casi in cui non c?è altra soluzione: gravi ernie del disco, cisti, paresi o altri disturbi da compressione dei nervi spinali. Un tempo si riteneva che, bloccando chirurgicamente delle vertebre instabili, si potesse risolvere il problema del mal di schiena: in realtà, a distanza di tempo dall?intervento, la situazione spesso non migliorava. Nei casi più complessi, si possono praticare infiltrazioni di anestetico in diversi punti della colonna per cercare di individuare il punto (o i punti) in cui si genera il dolore, dopodiché si valuta se intervenire farmacologicamente o chirurgicamente".
L'ARTROSI, LA MALATTIA CHE DISTRUGGE LA CARTILAGINEDottor Masina, l?artrosi: malattia degenerativa o infiammatoria?"Per quel che finora sappiamo degenerativa, anche se probabilmente c?è una componente infiammatoria e questo potrebbe spiegare perché alcuni sviluppano l?artrosi e altri no". E? una degenerazione legata all?età? Quanto è diffusa?"L?artrosi incomincia verso i 30 anni quando già si vedono i primi tagli, fessurazioni delle cartilagini delle articolazioni: a 70 anni più della metà della popolazione ha l?artrosi alle dita, al ginocchio praticamente tutti e all?anca più del 70 percento".
Nelle articolazioni le ossa sono rivestite di cartilagine perché non ci sia attrito e per attutire le sollecitazioni meccaniche. Che cosa succede quando c?è l?artrosi?"Oltre le cellule, la cartilagine è fatta per l?80 percento d?acqua, poi c?è un 10 percento di fibre collagene disposte a rete per contenere le molecole d?acqua sottostanti. Col tempo e le sollecitazioni meccaniche, questa rete inizia a fessurarsi, l?acqua fuoriesce e la cartilagine diventa sempre più sottile finché l?osso sottostante si scopre. L?osso reagisce con una sclerosi, cerca di compensare la mancanza di cartilagine non riuscendovi, l?articolazione tende ad allargarsi e si deforma. Si possono anche staccare pezzi di cartilagine che provocano infiammazione e si forma del siero nell?articolazione che si gonfia: in questo caso si parla di artrosi attivata". (Si veda lo schema di di un'articolazione normale e lo schema di un'articolazione con artrosi)
L?artrosi dà dolore fin da quando inizia a consumarsi la cartilagine?"No, la cartilagine non ha terminazioni nervose, si inizia a sentire il dolore quando la superficie dell?osso (il periostio) è scoperto, in una fase dunque già relativamente avanzata della malattia".Che tipo di dolore è?"È un tipico dolore 'alla partenza', al mattino o dopo un periodo prolungato d?inattività, poi l?articolazione si scalda e il dolore cessa. Tuttavia, più progredisce l?artrosi più aumenta il dolore sino ad avere dolori anche a riposo e notturni, difficili a volte da distinguere da quelli dell?artrite. L?artrosi dà dolore e rigidità tipicamente mattutine e di breve durata, l?artrite dà dolore tipicamente notturno e rigidità mattutina prolungata, anche per ore".L?artrosi colpisce soprattutto le articolazioni che sopportano il peso, come le ginocchia?"Anche e ginocchia (si veda immagine 3) sono frequentemente interessate dall?artrosi ma anche l?artrosi delle dita della mano, molto sollecitate dai movimenti è frequente (si veda immagine 4). Tutte le articolazioni possono soffrire d?artrosi: quelle delle spalle, della schiena, perfino quella della mandibola. L?obesità e il sovrappeso accelerano l?artrosi del ginocchio, meno quella dell?anca: rispetto agli uomini, le donne hanno più artrosi alle mani - anche con una componente ereditaria - e alle ginocchia, per le anche la differenza è minima. Le fratture articolari aumentano la probabilità di sviluppare un?artrosi". Artrite e artrosi sono due malattie differenti?"Sì, l?artrosi è una tipica malattia da ?usura? delle cartilagini articolari. L?artrite è una malattia autoimmune, cioè il sistema immunitario scatena una reazione che colpisce le articolazioni, danneggiandole".È vero che Il clima influisce sull?artrosi?"Sull?evoluzione della malattia no, sul dolore sì: il dolore può acuirsi - secondo i soggetti- in presenza di clima umido, nevicate, giornate di vento, dalle nostre parti tipicamente quello da nord".Come si cura l?artrosi? Essendo una malattia degenerativa - forse infiammatoria - può essere solo rallentata?"Sì, rallentata, non solo con i farmaci ma anche con la fisioterapia e il movimento attivo. Può sembrare paradossale, ma l?inattività non fa che peggiorare l?artrosi: al contrario, un?attività fisica adeguata e regolare tonifica la muscolatura e rende più stabili le articolazioni, evitando inoltre di aumentare di peso".Quali farmaci si usano?"In genere, condroitina e glicosamina sulfato per rallentare l?evoluzione dell?artrosi. I cristalli di cortisone per instillazione locale sono utili in caso di artrosi attivata, mentre in artrosi non attivate il paziente può trarre giovamento da iniezioni di acido ialuronico per 'lubrificare' l?articolazione: questo trattamento non è rimborsato dalle Casse malati. Per il dolore, c?è il classico paracetamolo, le creme locali - per esempio per le dita - e gli antinfiammatori, raramente i morfinoidi in caso di forti dolori".