La moda inclusiva piace sempre di più

Inclusione. Questa la nuova parola d’ordine della moda, che sdogana bellezze e generi diversi rispetto a quelli che ci aveva abituati fino a poco tempo fa. Sulle passerelle si cominciano a vedere (finalmente, diciamo noi) donne di tutte le origini ed etnie, taglia 38 e oversize, eterosessuali e trans, giovani e anziane, portatrici di handicap e normodotate. Ciò che fino a ieri era «diverso» oggi non lo è più. Non solo: grazie ai social, la moda è entrata nel quotidiano di tutti noi, molto più di quanto sia successo finora. La società sta velocemente cambiando e la moda capta per prima le sue tendenze. Tra le paladine del #BodyPositivity, il movimento di protesta spontaneo che si batte sui social a suon di slogan tipo «amati per come sei», figura Rihanna.
Alla recente settimana della moda di New York la pop star delle Barbados ha messo in scena per la sua linea di lingerie Savage X Fenty uno show che ha lasciato tutti a bocca aperta. Era già successo lo scorso anno, quando la star aveva fatto sfilare pure alcune modelle in dolce attesa.
Questa volta sul palcoscenico allestito nell’area di Brooklyn, donne dai corpi di qualsiasi forma e dimensione indossavano le sue creazioni: una celebrazione dell’inclusività di genere per uno spettacolo di lingerie destinato a lasciare il segno (tra l’altro trasmesso in esclusiva lo scorso 20 settembre su Amazon Prime). Naturalmente, tra una bellezza curvy e l’altra, c’erano anche le top model del momento, come le sorelle Hadid e Cara Delevigne.
Meghan, la disabile sulla copertina di Vogue UK
È alta 105,5 cm ed è affetta di acondroplasia, una delle più comuni forme di nanismo. Sinead Burke è sulla copertina dell’edizione di settembre di Vogue Uk, eccezionalmente curata da Meghan Markle. Sinead figura infatti tra le 14 donne scelte dalla duchessa di Sussex in qualità di pioniere nel campo dei diritti femminili, della moda e dell’ambiente. Nata nel 1990, è la più importante influencer d’Irlanda: la sua battaglia per una moda alla portata di tutti, compreso chi, come lei, è alto poco più di un metro, ha varcato i confini del suo Paese.
Winnie, la top con la vitiligine
Da bambina la chiamavano «mucca», o zebra. Oggi è tra le top model più gettonate del mondo. Winnie Harlow è la giovane modella affetta da vitiligine che ha imposto alla moda una bellezza diversa. «Perché siamo disposti ad accettare un solo tipo di bellezza? Io voglio rovesciare questa idea e nel mio piccolo ci sto riuscendo», ha dichiarato in una recente intervista. Il suo video postato anni fa su Youtube «Vitiligo: A Skin Condition not a Life Changer» è stato di grande aiuto per molti e continua a generare visualizzazioni.
Ashley Graham, la modella curvy più famosa
È alta un metro e 76 centimetri e pesa 91 chili. Dice di essere diventata felice quando ha smesso di mettersi a dieta. Oggi Ashley Graham è una delle supermodelle più apprezzate del mondo, finita più volte sulle copertine di Sport IIlustrated. Grazie al suo corpo plus size, l’ americana è divenuta un simbolo per molte donne. Le sue recenti foto con le prime smagliature causate dalla gravidanza sul suo profilo Instagram hanno registrato una «standing ovation» tra i suoi followers.
La prima «vittima eccellente» dell’«inclusivity»
Questo momento di grazia per la bellezza al di fuori di ogni canone registra già una prima vittima eccellente: gli angeli di Victoria’s Secret. Quest’anno le protagoniste della sfilata più esclusiva al mondo hanno riposto nell’armadio le loro ali bianche perché la loro bellezza, così unica e perfetta secondo i canoni tradizionali, è diventata out. Tanto che il brand, in calo di vendite e di credibilità, è alla ricerca di una nuova immagine più vicina alla rivoluzione del body positive.
«I social sono stati una vera svolta»
Valentino Odorico segue da anni la moda. È giornalista ed esperto di tendenze. Cura la comunicazione di molti brand ticinesi ed italiani. L’abbiamo incontrato dopo la Milano fashion week, dedicata come sempre al prêt-à-porter.
Valentino ci dica: ha percepito pure lei quest’aria di cambiamento?
Assolutamente sì. Sempre più spesso i brand puntano su modelle che non rispecchiano più i canoni di bellezza tradizionale, anche nella ricerca dei loro testimonial. Quella di oggi è una moda che deve andare bene a tutti, non solo alle 36-38, tanto per intenderci. Le piccole taglie e i corpi patiti non sono ormai più una priorità degli stilisti. Ad esempio in occasione della settimana della moda di Milano uno stilista per il quale seguo la comunicazione ha deciso di puntare su una donna formosa. La sua clientela è legata a un look mediterraneo che stride con i i corpi troppo magri.
Lei segue le sfilate da molto tempo, quale è la modella più #BodyPositivity?
Sicuramente Winnie Harlow, la modella affetta da vitiligine. La sua “imperfezione” non mette in secondo piano la sua bellezza, anzi: la amplifica facendola diventare unica. La dimostrazione di quanto dico è che Winnie ormai è una super star e siede nell’Olimpo delle modelle insieme a Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford. Le intramontabili, insomma.
Anche le mode passano di moda: secondo lei questa momento di inclusione durerà?
Secondo me non si tratta di una moda passeggera. Il Body Inclusivity è un vero cambiamento e non si potrà più tornare indietro perché la società sta cambiando, anche grazie ai social. Una volta i testimonial erano modelle o attrici selezionate dal brand. Le loro immagini venivano veicolate attraverso i media classici, come la carta stampata. Oggi i social hanno acceso i riflettori su persone comuni: alte e magre, basse e in carne. Tutti hanno il diritto di sentirsi bene nella propria pelle, e i brand devono offrire loro un abbigliamento, uno stile che li rispetti.

Winnie Harlow, prima bullizzata ora top model
Da piccola la chiamavano «Mucca» o «Zebra», a causa delle macchie bianche che ricoprono il suo corpo. Oggi Winnie, attivista canadese affetta da vitligine, è una super modella. Il suo volto è conosciuto in tutto il mondo. È stata scoperta da Tyra Banks su Instagram ed inseguito è diventata una delle finaliste di America’s Next Top Model 2014.