La Scénic del futuro sarà ibrida, ma utilizzerà l'idrogeno

Parigi - Il modello Scénic ha sempre rappresentato la novità e la sfida per Renault, sin da quando è stata presentata nel lontano 1991: auto da vivere, auto pensata per i bisogni della famiglia. Non erano in pochi a pensare che questo modello dopo trent’anni sarebbe stato pensionato, invece non sarà così, perché la Scénic torna a vivere e il marchio automobilistico francese ha presentato la concept car Scénic Vision che prefigura l’auto del futuro. Elettrica? Certamente, ma con l’apporto dell’idrogeno.
Renault scrive dunque un nuovo capitolo della sua storia con una proposta innovativa, pionieristica e visionaria. Dall’esterno appare come la futura familiare 100% elettrica della gamma Renault. All’interno, e da un punto di vista tecnologico, invita a viaggiare in un altro tempo, in un futuro in cui le tecnologie e le innovazioni saranno al servizio di un mondo più sostenibile e più rispettoso dell’ambiente.

La nuova Scénic sarà un’auto “eco-design” prodotta con oltre il 70% di materiali riciclati e riciclabili al 95%, per contribuire direttamente alla conservazione delle risorse del pianeta. La sua motorizzazione sarà ibrida, sia elettrica sia a idrogeno, puntando a ridurre i tempi di sosta per la ricarica e diminuendo, al tempo stesso, la sua “impronta di carbonio”, quel valore che stima le emissioni in atmosfera di gas serra. Anche la batteria sarà compresa in questo calcolo. Renault Scénic Vision secondo quanto comunicato dai dirigenti Renault a Parigi vanta zero emissioni a livello di produzione e utilizzo e riduce del 75% l’impronta di carbonio rispetto ai classici veicoli elettrici. Le tecnologie di bordo offrono maggior sicurezza per il conducente e i passeggeri, consentendo di ridurre il numero di incidenti fino al 70%.
«Tutti i nostri impegni come azienda non bastano se non li applichiamo fino ai nostri veicoli. Ecco perché ho chiesto ai team Renault di sviluppare la prima concept car che incarnasse perfettamente la nostra nuova strategia ESG e i suoi 3 pilastri: ambiente, sicurezza ed inclusione. L’abbiamo chiamata Scénic Vision. Scénic, come la nostra iconica “voiture à vivre”, e Vision perché risponde alle nuove attese della gente» ha dichiarato Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault.

La nuova futuristica familiare sarà commercializzata nel 2024 e il suo abitacolo ospita quello che la casa definisce uno studio prospettico dei futuri abitacoli Renault. Quello che abbiamo visto noi è tutto bianco, adornato da luci a LED che cambiano colore, ha un pavimento ricavato al 45% da bottiglie di plastica del latte e al 55% da altri elementi in plastica riciclata. Lo schermo è a dir poco spettacolare: è disposto su tutta la plancia, ma in generale è tutto l’abitacolo a rivelare un approccio completamente nuovo da parte dei progettisti.
L’apertura delle porte, tra le quali non c’è il montante per facilitare l’accesso anche a persone con disabilità, avverrà tramite telecamere e grazie al riconoscimento facciale. Ogni sedile dei passeggeri sarà dotato di microfoni e altoparlanti per offrire un proprio ambiente sonoro (radio, hi-fi, guida vocalmente assistita). A livello di sicurezza un’interfaccia di valutazione dei rischi permetterà di prevedere le situazioni stressanti dell’ultimo minuto, compensando le eventuali disattenzioni del conducente e dando consigli personalizzati per migliorare le abitudini di guida. Quest’interfaccia offrirà al conducente anche consulenze personalizzate sulla salute tramite l’analisi dei dati raccolti dalle telecamere e dai sensori connessi dislocati nell’abitacolo (frequenza cardiaca, affaticamento, ecc.). Insomma, benvenuti nel futuro, quando la rete dell’idrogeno di pensa che possa essere ampliata di molto rispetto ad oggi e dunque la motorizzazione ibrida ne terrà conto, essendo al tempo stessa elettrica e a idrogeno. Naturalmente questa tecnologia non sarà per il 2024 quando è previsto il debutto della nuova Scénic: Renault però vuole trovare risposte a tutti i tipi di utilizzo dell’auto del futuro e pianifica una visione a lungo termine, che va oltre il 2030 quando, si presume, si potrà viaggiare da Parigi a Marsiglia senza doversi fermare per ricaricare la batteria. Una sosta di soli 5 minuti basterà per riempire il serbatoio di idrogeno e arrivare a destinazione.