TREKKING & PANORAMI / Escursioni

Laghetti del San Gottardo

Quella che porta ai laghetti del San Gottardo è un’escursione affascinante per la presenza di numerosi e magnifici specchi d’acqua, in cui il cielo e le montagne si riflettono con effetti scenografici. Da effettuarsi preferibilmente in estate o inizio autunno a causa dell’alta quota, la camminata (5 ore circa) non è difficile ma esige comunque un po’ di allenamento e l’equipaggiamento adatto. Lungo il percorso, che parte dall’Ospizio del San Gottardo (2091 metri), l’incontro con i laghetti dalle acque cangianti, blu o smeraldo, animate da brezze leggere che increspano la superficie, è stupefacente.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

   

  

Il percorso che collega i numerosi laghetti alpini presenti in zona, si snoda nella selvaggia bellezza della natura al centro della catena alpina; incorniciata da cime imponenti, è punteggiata da grossi massi granitici adagiati su prati fioriti e sulle sponde dei laghi, quasi a formare un perfetto puzzle.

Il punto di partenza è l’Ospizio del San Gottardo (2091 metri), raggiungibile in automobile (possibilità di parcheggio) o con l’autopostale. Seguendo la segnaletica ufficiale bianco-rosso-bianco che indica Orsino-Realp, si prosegue in direzione della diga del Lucendro e si sale per un breve tratto sulla strada asfaltata, fino alla deviazione per il sentiero.

Il primo specchio d’acqua naturale sul percorso è quello di Orsino a 2286 metri: sponde in parte ghiaiose e in parte erbose, di colore blu carico, sembra veramente un occhio spalancato verso il cielo. Poco lontano si scorge una cascina. Proseguendo in salita si può continuare ad ammirare questo stupendo laghetto, mentre già se ne avvicinano altri due, quelli di Orsirora, verdissimo il primo, blu il secondo. Chissà se questi nomi hanno a che vedere con la presenza, in passato, di orsi nella regione?

Due sono anche i laghetti chiamati Valletta (2468 e 2432 m) e poi se ne incontrano altri, dalle acque cangianti, blu o verde smeraldo, che riflettono il cielo e le montagne, e dalle forme bizzarre. Tra il muschio e le rocce, animati da brezze leggere che increspano la superficie, questi specchi scintillanti incantano i visitatori. Bellissimi tutti, sia che si sosti sulle rive, nel silenzio e nella quiete, sia che si ammirino dall’alto.

Flora e fauna alpine accompagnano la camminata e non è difficile incontrare qualche timida marmotta.

Dopo una breve ma ripida discesa si raggiunge il lago del Lucendro, di un colore verde chiaro intenso e molto particolare, e costeggiando la riva di questo bacino artificiale, si rientra al punto di partenza.

A complemento della gita si può visitare il Museo Nazionale San Gottardo (riaperto al pubblico nell'estate 2022 dopo un’importante opera di rinnovamento), che testimonia l’importanza di questa via di collegamento tra nord e sud attraverso documenti, ricostruzioni e filmati.    

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