L’orlo del pantalone conferisce eleganza

Nella moda casual maschile tutto (o quasi) è permesso. Basti pensare alle infradito da spiaggia in città, agli stivaletti foderati di pelo in piena estate o alle canottiere nei ristoranti. Il discorso cambia quando si considera l’abbigliamento formale. Ecco allora che le regole contano eccome e bisogna fare attenzione a misure e aspetto. Anche e soprattutto per i pantaloni. La lunghezza ad esempio è uno dei temi più importanti se si vuole azzeccare un look. E l’orlo gioca un ruolo cruciale in questo.
Alto, con risvolto o senza, a sfiorare il tacco o sopra la caviglia. Da anni, e soprattutto tra le nuove generazioni di dandy, l’orlo si è accorciato per alcune ragioni estetiche: per sfoggiare i calzini variopinti (unico modo che ha l’uomo elegante per mettere in luce humour e creatività partendo dall’abito) o per mostrare addirittura le caviglie abbronzate. In ogni caso, si individuano 3 tipi di orlo in relazione al tipo di pantalone: alto alla caviglia, al collo della scarpa e medio. La tradizione sartoriale non contempla nemmeno l’orlo lungo, ovvero molto ripiegato su sé stesso e amato da cantanti hip hop o dai patiti del denim. Nel caso dell’orlo alto, si riduce ovviamente la lunghezza del pantalone: il bordo inferiore arriva a metà caviglia, dunque non tocca la scarpa e lascia scoperto il calzino. Si può prevedere anche un risvolto. I modelli a orlo alto prendono spunto dalla moda anni Sessanta, con pantaloni a sigaretta da abbinare a una vestibilità slim e larghezze ridotte anche per quanto riguarda la cravatta.
L’orlo «perfetto», ovvero quello per l’abbigliamento più formale (dallo smoking in poi), è quello che sfiora il collo delle scarpe (stringate classiche). In questo caso conta anche la larghezza dei pantaloni, soprattutto all’altezza del polpaccio, che non deve risultare troppo fasciato. L’apertura non deve nemmeno essere eccessivamente ampia e in ogni caso la misura “scientifica” la decide il sarto di fiducia, l’unico in grado di adattare perfettamente l’abito alle forme del suo proprietario.
Decidendo per l’orlo medio, il pantalone supera di qualche centimetro il collo della scarpa. Normalmente è la scelta ideale per le corporature alte e robuste con abiti dalla vestibilità ampia: tende infatti ad accorciare la figura e per questo il risvolto va evitato (pena l’effetto clown). Facile intuire quindi che l’orlo «perfetto» è quello che si adatta a più uomini, mentre per i più magri e bassi di statura non stona l’orlo alto.