Lucomagno, alla sorgente del fiume Brenno
Raggiunto il passo a quota 1900 metri, il primo sguardo va alla grande scultura della Madonna con il Bambino in granito che spicca contro l’azzurro del cielo. È un’opera del 1956 di Giovanni Genucchi (1904-1979), nato a Bruxelles da genitori bleniesi là emigrati.
Tra i tanti percorsi possibili e ben segnalati sul territorio del Lucomagno, abbiamo scelto quello che porta alla sorgente del fiume Brenno. Una serie di cartelli aiuta l’escursionista: il giro scelto è contrassegnato dal numero 3. Il primo tratto conduce all’Alpe Croce, dove il sentiero attraversa ampi pascoli. Si incontrano poi bianchissime rocce calcaree che facevano parte del fondale di un antico mare, che 200 milioni di anni fa occupava la regione alpina. Si tratta di rocce particolarmente soggette a erosione: ne sono testimonianza le numerose cavità e spaccature ben visibili nel terreno.
Si raggiunge quindi la Foppa di Pertusio per poi scendere all'Alpe Gana attraversando il fiume Brenno, corso d’acqua in questo punto ancora estremamente tranquillo, e proseguire verso l’Alpe Pertusio. Situato a 1830 metri in una bella pianura, durante l’estate è adibito a pascolo per bovini e attorno alla stalla non è difficile incontrare anche alcuni rosei maialini. Il formaggio prodotto su questo alpeggio è molto ricercato. Alle spalle della cascina che ospita il piccolo caseificio, sotto la roccia si scopre la sorgente del fiume.
Dall’alpe Pertusio si ritorna al punto di partenza, seguendo la segnaletica. Per l’intero percorso circolare si calcolino circa due ore.
Al termine della passeggiata si può visitare l’interessante Centro Pro Natura ad Acquacalda.