Mercati sul Lago Maggiore
Luino
ogni mercoledì, dalle ore 8.30 alle 17
Il mercato di Luino è il più celebre del Lago Maggiore. È frequentato da cinque secoli, da quando nel 1541 l’imperatore Carlo V concesse ai luinesi di tenere ogni mercoledì «forum seu mercatum liberum et franchum». Così lo scrittore luinese Piero Chiara (1913-1986) descriveva il mercato della sua città natale mezzo secolo fa: «Al mercato di Luino convenivano, e convengono tutt’ora, (…) mercanti d’ogni sorte. I venditori di pollame, formaggio, frutta e verdura, si sistemavano coi loro banchi sotto le piante di Piazza Mercato, mentre gli altri, che mettevano in mostra borse, scampoli, scarpe, chincaglieria, ombrelli, sementi, granaglie, attrezzi agricoli, e perfino un libraio col suo banco montato sopra un carretto, si spargevano per le strade e invadevano ogni slargo fino a occupare tutto il paese». Oggi si sono aggiunti banchi di camicie e abbigliamento, pelletteria, mercerie con rari fili e nastri per cucito e ricamo, piatti e servizi da tavola e i frequentatissimi banchi di frutta e verdura fino a raggiungere il numero di quasi quattrocento bancarelle.
Cannobio
ogni domenica, dalle ore 8 alle 13
«In questo nobil Borgo – scriveva il frate Morigia quattro secoli fa – fioriva l’honorato e nobile lavorerio della lana. Et hora quivi si fa gran traffico di corami e coperte di lana grossa, e ogni quindeci dì, il Giovedì si fa un mercato, nel quale concorrono gran numero di gente». Oggi il mercato si svolge ogni domenica nella splendida piazza rettangolare in parte porticata con imbarcadero deliziosamente vintage che si affaccia sul lago. Sul lato settentrionale, alla destra di chi sbarca, sorge il grandioso Santuario della Pietà, ingrandito da san Carlo Borromeo; all’interno sopra l’altare la «Salita al Calvario» di Gaudenzio Ferrari e nella predella la miracolosa immagine della Pietà, con la Madonna che piange.
Il pittoresco mercato – frequentatissimo anche dai turisti che soggiornano nel Locarnese – offre alimentari, frutta verdura e fiori dei colli retrostanti, formaggi e salumi tipici di produzione locale e nazionale, capi d'abbigliamento dalle giacche di pelle alle borsette, maglie, camicie, calzature, cappelli, manufatti d’artigianato e altre mercanzie, esposti su trecento bancarelle.
Verbania-Intra
ogni sabato, dalle ore 8 alle 17
Negli Statuti comunali di Intra dell’anno 1393 compare per la prima volta con tanto di regolamento il mercato, che allora si teneva ogni due settimane nel rione Sassonia, lungo il torrente San Bernardino. Due secoli dopo il frate Morigia così lo descrive: «Questo Borgo è libero d’ogni dazio e pedaggio. E quivi ogni quindeci dì in giorno di Sabbato si fa un grosso mercato, dove ci concorrono non solo tutte le Terre (paesi) dell’una e dell’altra ripa, ma ancora d’altri luoghi lontani, e massime (soprattutto) per lo molto concorso di bestiame di tutte le sorti, che vengono dal Valesano (Cantone Vallese) e d’altre parti di Terra Tedesca, con gran quantità di grassina (formaggio)». L’altro sabato il mercato si teneva nella vicina Pallanza. Oggi, ogni sabato 240 bancarelle si susseguono in quattro piazze del centro storico di Intra con merci di ogni genere: formaggi e salumi di tutti i tipi, pesce fresco di lago e di mare, frutta e verdura degli orti dei paesi collinari e poi calzature e abbigliamento, giacche di pelle, borsette, cinture, calze, cappelli, tessuti di cotone, di lino, di seta, di lana pettinata.
(Raffaele Fattalini)