Minacce ad Amal, George Clooney aumenta la sicurezza

George, preoccupato per l'incolumità della moglie, avvocato specializzato in diritti umani, ha così scelto di irrobustire le misure di sicurezza della loro proprietà situata nel Berkshire, sudest dell'Inghilterra.
Alla coppia è stato consigliato di non effettuare degli spostamenti in solitaria e persino di non recarsi ad un ristorante locale, distante appena 250 metri dalla loro proprietà, senza le loro guardie del corpo.
Amal pare abbia ricevuto dei messaggi minatori, che potrebbero essere legati al caso dell'arresto dell'ex-presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, di cui la 38enne di origini libanesi ne è il difensore.
Il consigliere del South Oxfordshire, Paul Harrison, ha dichiarato al magazine GRAZIA: "La sicurezza non è mai troppa per lui, ma soprattutto per lei. Dal punto di vista di George, l'alto livello del caso legale che sta seguendo e le minacce di morte, impongono una certa attenzione."
Clooney e Amal avevano inizialmente chiesto che, attorno alla loro proprietà, venissero installate otto telecamere da applicare su dei pali alti sei metri, più altre dieci telecamere ad altezza d'uomo.
La proposta dei due coniugi è però stata respinta dalle autorità locali, che considerano le misure di sicurezze da loro richieste come una violazione della privacy dell'intero vicinato.
Come spiegato da Harrison, si è giunti ad un compromesso: "I pali sono stati ridotti da sei a tre metri, a noi così sta bene."
George si sarebbe detto terrorizzato per l'incolumità della moglie, che, sin dagli inizi della sua carriera forense, ha sempre scelto di seguire i casi più spinosi.
"George è comprensibilmente preoccupato che lì fuori ci siano persone che vogliano fare del male ad Amal o, quantomeno, tentare di intimidirla. Lei è una donna formidabile con una ricca esperienza in casi contenziosi, ma i rischi del suo lavoro vanno trattati con cautela. La più grande paura di George è che possa succedere qualcosa ad Amal. Nessuno di loro vuole correre il rischio".