Le nostre prove

Anche su neve e ghiacciol’Alfa Stelvio non tradisce

Abbiamo testato il SUV della casa del Biscione approfittando della nevicata di fine anno: esame superato!
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
26.01.2021 12:27

Dell’Alfa Romeo Stelvio abbiamo già celebrato virtù e difetti, ma nel corso del 2020 è arrivata sul mercato una nuova versione che merita un encomio, perché dal punto di vista tecnologico colma il gap che separava l’auto della casa del Biscione con la concorrenza. Parliamoci chiaro: la dinamica di guida della Stelvio non è mai stata in discussione, le emozioni che procura questa vettura sono tante, grazie alla potenza e alla reattività di cambio e motore, alla precisione e alla prontezza dello sterzo e ad un assetto straordinario che consente una tenuta di strada eccezionale.
Se occorreva fare un salto di qualità, bisognava farlo a livello degli assistenti alla guida e dell’infotainment: missione compiuta, senza strafare, bisogna pur dirlo, perché l’Alfa non ha nulla di rivoluzionario, si è solo messa al passo con la concorrenza (ora la Stelvio presenta una guida assistita di livello 2).
Qualche ritocco è stato apportato anche all’abitacolo: rivisti il tunnel centrale e la leva del cambio, la consolle è stata ridisegnata, il volante è più bello che mai. Nuovo è il display da 8,8 pollici (che appare comunque un po’ striminzito rispetto a tanti schermi delle vetture concorrenti, grandi come tablet), qua e là tanti piccoli ritocchi che rendono più raffinata l’abitabilità della vettura, ora dotata anche della possibilità della ricarica wireless per i cellulari.
Se la versione più sportiva del modello è la Quadrifoglio, coi suoi 510 cavalli ed un prezzo però difficilmente abbordabile per la maggior parte della gente, in alternativa esiste ora la versione Stelvio Veloce, che abbiamo avuto in prova, che di certo non delude le attese col suo motore a benzina da due litri in grado di liberare 280 CV. Il cambio automatico ZF a 8 rapporti è davvero eccellente, garantisce fluidità e morbidezza, assicurando dei passaggi di rapporto quasi impercettibili.
Una rotellina posta nella consolle centrale permette di decidere tre modi di guida differenti: nella modalità A (Advanced Efficiency) una centralina regola i consumi e aiuta a contenerli, ma fa perdere qualcosa a livello di brio. Nella modalità N (Natural mode) il comportamento della vettura si ripercuote su comfort ed efficienza, diciamo che è il selettore per eccellenza, quello in cui guidi la vettura per il 90% dei viaggi. Infine, la modalità D sta per Dynamic mode e si capisce la Stelvio qui si scatena, ha reazioni sportive, risponde meglio ai comandi del cambio manuale, ma poi occhio ai consumi, che esplodono.
Noi abbiamo approfittato delle nevicate di fine anno per provare la reazione della Stelvio Veloce su neve e ghiaccio. Abbiamo privilegiato la modalità di guida A, permettendo alla vettura di adattarsi comodamente alle condizioni della strada e ricavandone un’ottima impressione. La nostra Stelvio era dotata della trazione integrale Q4 e non ha mai avuto un’esitazione, grazie alla buona distribuzione del peso e della trazione sui due assali, anteriore e posteriore. La trazione integrale è a controllo elettronico e riesce a ripartire la coppia in tempo reale fra parte anteriore e posteriore, inviando in caso di necessità fino al 50% della potenza all’avantreno.
Nella nostra prova, il risultato di tutto questo si è tradotto in una guida sicura, con l’auto incollata alla strada come se stesse su due binari, anche quando il fondo era innevato o addirittura ghiacciato.

La scheda

Motore: a benzina, turbo a 4 cilindri
Cilindrata:
1'995 cc
Potenza e coppia massima: 280 CV e 400 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 5,7 sec.
Velocità massima: 230 km/h
Consumi: 9,7 litri per 100 km
Emissioni CO2: 219 g/km
Etichetta energia: F
Prezzo base: a partire da 68'900.- franchi

Mi piace:
Il comportamento della Stelvio sulla strada è esemplare, sia in buone sia in cattive condizione del manto stradale. Eccellente la precisione dello sterzo, morbido e fluido il cambio.

Non mi piace:
L’aggiornamento eseguito a livello di ADAS e infotainment è un po’ da minimo sindacale e dà l’impressione di un’affannosa rincorsa della concorrenza. Da un’auto di questa categoria ci si aspetta di più. La visibilità laterale nelle manovre è precaria.