Auto elettriche

BMW i3s, citycar ecologica e futuristica

È un’automobile costruita con molta attenzione e rispetto nei confronti della sostenibilità ambientale
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
03.01.2019 19:07

Le dimensioni sono quelle di un’utilitaria, ma a guardarla bene sembra una piccola monovolume: è la BMW i3s, l’elettrica sportiva della casa bavarese, che si spinge un po’ oltre i limiti della sorella i3.

La nostra prova su strada è stata eseguita con un modello privo del cosiddetto range extender, ossia quel motorino a benzina che entra in funzione quando la carica della batteria si affievolisce e subentra il pericolo di doversi fermare in assenza di una stazione di ricarica elettrica. Da novembre, con l’arrivo della nuova batteria da 120 Ah, questa opzione in Svizzera non è più prevista.

La BMW i3s è un’auto che non lascia indifferenti per le sue linee futuristiche che sicuramente non piaceranno a tutti e ci proiettano direttamente in un mondo del quale stiamo soltanto imparando a scoprire le novità.

Anche l’abitacolo, dominato da display e tecnologia digitale, è in perfetta sintonia con questa linea ultra moderna.

La variante «s» del modello i3 che abbiamo potuto testare dice chiaramente che l’allestimento è di tipo sportivo e infatti a livello di opzioni di guida, schiacciando un tasto si entra in un’altra dimensione rispetto alla versione per così dire normale. Il motore nella modalità sport spinge che è una meraviglia, facilitato anche dal fatto che tutta la coppia è a disposizione sin dal primo affondo sul pedale del gas. Entrare e uscire dalle curve è un vero divertimento, con un’auto che ha il baricentro basso, sospensioni tarate per una resa sportiva e uno sterzo che risponde prontamente ad ogni sollecitazione. Occhio però, perché se è vero che ogni medaglia ha il suo rovescio, nel nostro caso la conseguenza di una guida un po’ troppo spinta è un consumo di energia che aumenta in maniera esponenziale. Ora, va detto che questa BMW ha un’autonomia già piuttosto limitata di suo e dunque occorre stare attenti, perché a dipendenza del tragitto da percorrere si corre il rischio di doversi fermare per un rifornimento che ha tempi decisamente differenti e nettamente più lunghi rispetto a quelli della colonnina di benzina (per il «pieno», da una ricarica emotì, bisogna calcolare tre ore).

Sempre per restare in tema: la casa bavarese annuncia un’autonomia di 280 chilometri in ciclo NEDC, ma nella nostra prova, con la ricarica effettuata con una presa da 11 kW, non abbiamo mai superato i 180 km. Come tutte le elettriche poi, l’autonomia è legata alla modalità di guida e il massimo rendimento si ottiene selezionando l’opzione eco plus: velocità limitata a 90 km/h e completa esclusione del sistema di ventilazione.

Dunque a chi consigliare questo veicolo? Sicuramente a chi lo utilizza per recarsi al posto di lavoro in città, non troppo lontano dalla propria abitazione.

Fatte queste premesse, parliamo di un’auto studiata accuratamente in tutti i dettaglia e realizzata in maniera ambientalmente sostenibile (vedi box). Insomma, la i3s non tradisce certamente lo spirito della casa madre e si inserisce nel solco di una linea che vuole vetture curate e molto dinamiche.

Gli interni della i3 sono davvero spettacolari e l’abitacolo è realizzato con materiali sostenibili come plastica riciclata, materie prime rinnovabili, fibre naturali e legno di eucalipto puro (perché si tratta di un albero a ricrescita rapida). A livello di spazio, diciamo che siamo di fronte ad una city car adatta ad accogliere quattro persone, le quali disporranno di tantissima luminosità e di uno spazio confertevolissimo, dato che la vettura è stata costruita senza il montante tra le portiere anteriori e quelle posteriori e senza il tunnel centrale di trasmissione.

A proposito di portiere, stupisce la scelta degli ingegneri di optare per un’apertura in direzione opposta delle porte. Una trovata che a prima vista piace, ma che alla lunga stanca, prima di tutto per l’impossibilità di aprire le porte posteriori senza aprire anche quelle anteriori. Come dire, insomma, che l’accessibilità non è delle migliori. Per contro, agilità, maneggevolezza, cura dei dettagli e prestazioni del motore parlano tutti in favore di un’auto che nella sua versione sportiva è in vendita a partire da 43’900 franchi.