Le auto che hanno fatto la storia

La 75, un’autentica Alfa Romeo

La sigla, al suo esordio nel 1985, celebrava i 75 anni della casa di Arese
18.06.2020 10:26

L’Alfa Romeo 75 è stato l’ultimo modello interamente sviluppato e commercializzato dal marchio milanese prima di essere assorbito dal Gruppo Fiat. Questa berlina sportiva era del resto una tipica espressione dei concetti cari agli appassionati alfisti, essendo una trazione posteriore dal look a cuneo grintoso e dinamico e contraddistinta da un tempe-ramento decisamente sportivo.
Con la sigla che celebrava, al suo esordio nel 1985, i 75 anni della marca italiana, la vet-tura offriva fin da subito prestazioni notevoli per l’epoca, ereditate dalla Giulietta di fine anni ’70 da cui discendeva. Del resto i designer di Arese avevano salvaguardato l’impostazione di base dell’abitacolo e rendendo più imponente l’insieme, anche se la coda massiccia non è piaciuta a molti. Ha avuto più gradimento il frontale basso e slan-ciato, segnato dai fari a trapezio e dal cofano spiovente. Mossa inizialmente da motori 4 cilindri di 1,6, 1,8 e 2,0 litri, negli anni ha visto il ventaglio delle motorizzazioni ampliarsi con il V6 di 2,5 portato poi a 3,0 litri, con il “milleotto” turbo usato pure nelle varianti per le corse in pista e, anche in Svizzera, nei rallies, e con un turbodiesel 2,0 litri prodotto dalla VM.

Come accennato le performance erano di tutto rispetto, soprattutto nel caso delle 75 con il V6 di 2,5 litri da 156 CV o il “duemila” da 128 CV, dove quest’Alfa Romeo brillava per la progressione nell’accelerare. Era pure un’auto sicura e facile da guidare per i meno esperti e in grado di divertire gli amanti della guida grintosa.
Costantemente affinata negli anni come lo mostrano i modelli V6 “Milano” destinati ai mercati nordamericani o le varianti “Twin Spark” a doppia accensione che permette di ot-timizzare l’erogazione della potenza e l’omogeneità della coppia disponibile, la 75 è rima-sta a lungo un prodotto competitivo nel suo segmento, anche grazie agli investimenti che la Fiat le aveva garantito per continuare ad affascinare nuove schiere di alfisti, grazie a un restyling a fine anni ’80 modelli ancora validi come la 1,8 litri a iniezione elettronica o la turbodiesel che adotta nello stesso periodo un 2,4 litri di derivazione Fiat.
E se a livello estetico la berlinona milanese mostra uno spoilerino nero su diverse varian-ti, come richiamo all’attività sportiva, rimarrà costante all’interno la presenza della leva “a maniglione” del freno a mano, gli interni in tessuto pregiato su tutte le varianti o il “check panel” nella consolle centrale, antenato degli attuali touch screen informativi.
L’Alfa Romeo 75 è stata del resto una vettura della marca che si è meritata un discreto successo sportivo. Se le varianti rallistiche, come quella schierata nel 1988 dalla filiale el-vetica con sede ad Agno (fino ai primi anni ’90) nel Campionato svizzero rally per Walter Ferrarini, non hanno brillato particolarmente, in pista la 75 è stata molto competitiva, par-tecipando al Mondiale Turismo 1987 e vincendo il campionato italiano di categoria 1988. La 75 Evoluzione era stata schierata pure per piloti di F1 come Alessandro Nannini, Ric-cardo Patrese e Nicola Larini.

La scheda tecnica dell'Alfa Romeo 75 1,6 (1985)

Cilindrata: 1'560 cc
Potenza e coppia: 110 CV, 146 Nm
Massa in ordine di marcia: 1’130 kg
Velocità massima: 180 km/h
Accelerazione: 0-100 km/h in 10,7”
Consumo misto: 11,8 l/100 km
Dati e prestazioni da quattroruote.it