La fiera delle due ruote a Zurigo
ZURIGO - Si è aperta oggi a Zurigo SwissMoto, la maggiore fiera svizzera di motociclette, scooter, tuning, abbigliamento e accessori che resterà aperta nei padiglioni della «Messe Züri» (1-7) sino a domenica 24 febbraio alle 18.00.
Swiss-Moto 2019 è tutta «Swissness», con un tributo a Luigi Taveri, il grande campione del motociclismo sportivo svizzero; l’anteprima mondiale di una «Vikinger» allestita a Lucerna in 14 anni di lavoro certosino; il progetto innovativo del «Racing Team» del Politecnico federale di Zurigo e tutto il fascino del «Giardino dell’Eden svizzero per motociclisti». Inoltre, si potrà contare su esibizioni esclusive, mostre speciali allestite in modo molto elaborato e, naturalmente, una vetrina con le novità del 2019 delle maggiori case internazionali. Sono più di 400 i marchi presenti. Prestigiose e affascinanti creazioni di esperti «customizer» sono poi sotto i riflettori di Swiss-Custom.
Il giardino dell’Eden per motociclisti
Con più di 891.000 veicoli a due ruote, la Svizzera è il paese con la maggiore densità di motociclette in Europa. Swiss-Moto rende omaggio a questa realtà – assieme all'associazione Grand Tour of Switzerland – con la riproduzione su oltre 200 metri quadrati del «Töff-Paradies Schweiz». Cuore dell’esposizione sarà la più grande mappa svizzera mai realizzata, dove sarà possibile immergersi, in una realtà digitale aumentata, per esplorare i percorsi più affascinanti. Oltre 100 i tour previsti, coi più bei passi alpini e la possibilità di seguire in tempo reale la situazione meteorologica.
Prima mondiale della Vikinger
Particolarmente interessante l’anteprima di alta classe annunciata della Swiss Customizer CCCP Motorcycles di Remo Bernasconi (Coni) con sede a Lucerna. Remo ha lavorato 14 anni per realizzare una chopper svedese dedicata alla leggendaria lama vichinga «Ulfberth», con l’obiettivo di vincere al più grande e antico bikeshow della Scandinavia.
ETH Zürich Racing Team
Nove aspiranti ingegneri del Politecnico Federale di Zurigo (ETH) sveleranno un promettente progetto innovativo per lo sport motociclistico. L’«ETH Zürich Racing» del Politecnico è stata la prima squadra svizzera a gareggiare nel MotoStudent Competition contro 71 squadre universitarie di 17 Paesi. L'obiettivo era costruire in 18 mesi una moto in grado di competere sul circuito FIM di Aragona. L’innovazione svizzera è rappresentata dal primo telaio monoscocca di carbonio, in grado di ridurre la torsione in fase di piega e sui dossi, e fornire quindi al pilota una guida più intuitiva.
Swiss-Moto 2019 offrirà numerose altre attrazioni. Sfide in motorino, pit e pocket bike, gare fra celebrità; rimpatriate nella piattaforma «2 ruote. Che passione» e, novità di quest'anno, corsi introduttivi gratuiti per principianti sotto la guida di istruttori professionisti.
Al centauro svizzero di maggior successo, Luigi Taveri, Swiss-Moto dedica una mostra speciale allestita in stretta collaborazione con la moglie Tilde e la figlia Blanca. Scatti, documenti inediti e, fra l’altro, anche l’inestimabile, originale cinque cilindri 125cc da corsa del triplice campione del mondo.
Luigi Taveri, nato a Horgen nel 1929, è scomparso a 88 anni il 1° marzo dell’anno scorso. I fratelli Hans e Franz lo iniziarono alla carriera sportiva. Nel 1948 esordì su una 500 Husqvarna arrivando terzo. Nel 1949 a Erlen la sua prima gara su strada, con minor successo. Nel 1951 si distinse a Oerlikon e poi a Lörrach nella sua prima gara internazionale. A 25 anni fece scalpore la sfida a Pruntrut nel campionato svizzero 125cc all’ex campione del mondo Nello Pagani, che batté poi in 500cc a Locarno. Il pilota della MV Agusta parlò al suo capo del «ragazzo completamente pazzo» e il conte Agusta fornì una moto a Taveri per il GP delle Nazioni a Monza. Luigi conquistò l’ottavo posto e un contratto con la MV Agusta per il 1955. Nel mondiale ha corso dal 1955 al 1960 su MV Agusta e Ducati, conquistando secondi e terzi posti in 125cc e 250cc; su Honda dal 1961 al 1966, conquistando sulla mitica cinque cilindri tre titoli mondiali.
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