Le nostre prove

La Volvo XC40 ibrida regala sicurezza e comfort

Permette di percorrere una quarantina di km in modalità totalmente elettrica ed è dotata di un sistema di infotainment che offre grandi prestazioni
Un SUV urbano dalle linee muscolose e decise
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
26.10.2020 19:28

Auto dell’anno 2018, la Volvo XC 40 mantiene intatto il suo fascino anche nella versione ibrida ricaricabile (da poco arrivata sul mercato) che abbiamo provato per due settimane.
Denominata T5 o T4 (nella versione meno potente) Recharge, la plug-in della casa svedese rappresenta un’opzione molto interessante per gli amanti del marchio, che ormai si posiziona sempre più nel segmento lusso. Il prezzo d’accesso della T5 Recharge che abbiamo avuto in dotazione è infatti di poco inferiore ai 60 mila franchi (56’700.-) subito lievitati a 69 mila con gli optional del nostro modello. Così, tanto per capire che nulla vien regalato, ecco i nostri optional più importanti per oltre 13 mila franchi: colore, cerchi in lega, regolazione elettrica dei sedili anteriori, pacchetto invernale con riscaldamento dei sedili anteriori, pacchetto con la tecnologia di aiuto alla guida (angolo cieco, telecamera a 360°, mantenimento della velocità e della distanza dal veicolo che precede, ecc.), pacchetto luci (fari LED con illuminazione adattiva in curva, altri), Xenium Pro Pack con tetto panoramico scorrevole in vetro, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sistema infotainment superiore con incluso un impianto audio stellare.
Va detto che la vettura viene offerta con un allestimento di serie comunque già molto interessante, anche se noi saremmo pronti a litigare con chiunque sostiene che è giusto un supplemento di prezzo per il colore. Almeno quello i costruttori (tutti, non solo Volvo) al cliente potrebbero risparmiarlo, così come oggi a chi scrive appare incomprensibile che per questioni di sicurezza il pacchetto degli ADAS (dall’inglese Advanced Driver Assistance Systems, sistemi elettronici di assistenza alla guida in italiano) debba essere acquistato a parte.
Tornando alla nostra XC40 T5 Recharge, è prima di tutto interessante verificare come funziona il sistema ibrido che abbina un motore a benzina e uno elettrico.
La ricarica può avvenire anche a casa senza un impianto particolare, ma collegata alla presa domestica la batteria impiegherà circa 7 ore per fare il pieno. Messa sotto carica alla sera al rientro dal lavoro, la nostra Volvo era pronta per ripartire il mattino e percorrere, in modalità completamente elettrica, tra 40 e 45 km. La scelta di affidarsi alla centralina di bordo per decidere in quale modalità viaggiare (ibrida) diminuisce di qualche chilometro l’autonomia, il conducente oltre alla guida “ibrida” può scegliere la modalità totalmente elettrica o attivare la funzione “power” per ottenere dai motori le massime prestazioni. Un aiuto viene fornito anche da un computer che è stato battezzato Predictive Efficiency: una volta impostata una destinazione nel sistema di navigazione Sensus, in modalità Hybrid l’auto sceglierà in base ai dati di navigazione quale tipo di propulsione utilizzare.
La ricarica della batteria, oltre che con la corrente elettrica fornita dalla rete, avviene anche tramite il recupero dell’energia durante le decelerazioni e le frenate. Il conducente può impostare questo recupero a due livelli, uno più leggero e l’altro più prestante.
La nuova Volvo XC40 Phev è a due ruote motrici, entrambi i motori infatti spingono sull’asse anteriore, mentre il cambio, morbido ed impercettibile, è a doppia frizione e 7 rapporti.
Un capitolo a parte lo meriterebbe il nuovo sistema di infotainment che si basa sul sistema operativo Android, che è molto personalizzabile ed integra i numerosi servizi di Google, Google Assistant, Google Maps e Google Play Store. Grazie alla piattaforma di servizi digitale Volvo On Call, il proprietario della vettura può monitorare il livello di carica e lo stato della batteria, pre-riscaldare l’abitacolo, segnalare la posizione dell’auto parcheggiata, aprire e chiudere le porte a distanza e condividere il mezzo mediante una chiave digitale.
A livello di guida e di comfort non possiamo che dire tutto il bene possibile di un’auto rifinita con grande cura dei dettagli, con un abitacolo molto confortevole, dove tutto è a portata di mano. Lo spunto della Volvo XC40 in accelerazione è molto buono, la precisione dello sterzo encomiabile, l’insonorizzazione dell’abitacolo eccellente (anche quando funziona il motore a benzina). È un’auto che trasmette un grande senso di sicurezza e che fa sentire il conducente al centro della scena.

La scheda della XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid

Motore: 3 cilindri 1,5 litri a benzina da 180 CV
Motore elettrico: da 82 CV
Potenza massima cumulata: 262 CV
Coppia massima: 425 Nm (265+160 Nm)
Velocità massima: 180 km/h (autolimitata)
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 7”3
Consumi: 2,0-2,4 l/100 Km (ciclo WLTP):
Emissioni di CO2: 45-55 g/Km
Capacità batteria: 10,7 (8,5) KW nominale (utilizzabile)
Autonomia massima in elettrico: 45 Km

Mi piace
Dalle linee decise della carrozzeria alle rifiniture, passando per il comfort a bordo è tutto un encomio. Bello il volante, che ha un diametro della giusta dimensione, né troppo piccolo, né troppo grande, e un’impugnatura solida. Morbido il cambio, silenzioso l’abitacolo anche quando è in funzione il motore termico.

Non mi piace
L’autonomia in modalità elettrica di soli 40 km non mi entusiasma e forse non è sufficiente per convincere tutti a scegliere questa opzione anziché la versione col motore tradizionale, che costa meno. Manca la possibilità di “conservare” l’energia elettrica della batteria, sfruttandola nel momento più adatto secondo il conducente.