Le nostre prove

Mazda CX-30: raffinata e a misura d’uomo

Presenta un design originale e ben riuscito, consente un’ampia visibilità al conducente e permette una guida sicura e precisa
Eugenio Sapia
27.01.2022 10:00

La Mazda CX-30 rappresenta il secondo modello della nuova generazione di vetture del costruttore giapponese e si rivolge ad un pubblico alla ricerca di una combinazione ideale fra le dimensioni compatte della CX-3 e la spaziosità della CX-5. Lo stile di questo SUV compatto è ispirato all’innovativo linguaggio stilistico di Mazda denominato “Kodo” (“anima del movimento”), che affonda le proprie radici nell’estetica giapponese tradizionale e si basa su tre princìpi: la bellezza degli spazi vuoti, le linee eleganti ed equilibrate ed il gioco di luci e ombre. Il suo design esterno – a nostro modo di vedere particolarmente riuscito - è senza dubbio originale e riesce ad armonizzare la semplicità e la fluidità delle linee con la robustezza, il dinamismo e il senso di stabilità tipici di un SUV. Di riflesso, anche gli interni della vettura riprendono questa filosofia particolarmente cara alla casa nipponica, che punta sulla centralità di conducente e passeggeri, attorno ai quali sono stati organizzati gli spazi. Nel luminoso e spazioso abitacolo (che è stato ulteriormente insonorizzato), i sedili risultano particolarmente comodi e la loro disposizione consente di viaggiare in tutta comodità anche nel caso di lunghi tragitti, come pure di salire e scendere dalla vettura senza alcuna difficoltà. Il baule ha una capacità di 430 litri (con possibilità di riporre oggetti anche sotto il pianale) e può raggiungere i 1’406 litri con i sedili abbassati.

I comandi sono tutti orientati verso il conducente, in modo tale da agevolare il loro utilizzo, riducendo così le distrazioni. E a proposto di distrazioni, un elemento sicuramente degno di nota è dato dalla presenza dell’ «Head up display» che proietta sul campo stradale le informazioni principali di guida (velocità, avvisi di sicurezza, informazioni di navigazione GPS, ecc.), consentendo a chi è al volante di non togliere lo sguardo dalla carreggiata. Inoltre, la posizione sopraelevata del sedile del conducente offre un’ottima visibilità ed un ampio campo visivo, sempre a vantaggio della sicurezza. Ottimi pure l’impianto audio della CX-30 dotato di un sistema di 12 altoparlanti Bose e lo schermo centrale da 8,8 pollici che si utilizza in modo facile e intuitivo. Mediante una connessione USB è inoltre possibile collegare alla vettura il proprio smartphone, grazie al sistema «Mazda connect» che supporta le applicazioni Apple CarPlay ed Android Auto.

In occasione della nostra prova su strada, la guida della CX-30 si è rivelata precisa e sicura in tutte le situazioni, grazie alla sua aerodinamica, al sistema di sospensioni e soprattutto alla combinazione della trazione integrale e al controllo della forza G, che assieme ripartiscono in modo adeguato la coppia fra le ruote anteriori e quelle posteriori. Note positive anche per il motore della versione testata, un due litri benzina da 186 cavalli e 240 Nm di coppia, che nell’ottica della riduzione delle emissioni di CO2 a cui punta Mazda da tempo, per la prima volta utilizza un avviamento a compressione sullo stile dei motori diesel. La vettura, infine, può contare su diversi sistemi di sicurezza attiva (come ad esempio la sorveglianza del conducente in caso di sonnolenza o di fatica, sistema di riconoscimento degli ostacoli) e passiva (carrozzeria leggera ma solida che riduce la forza d’impatto in caso di incidente e protezioni contro gli urti laterali), che la rendono ulteriormente competitiva anche da questo punto di vista.

La scheda

Motore: 2 litri benzina e Skyactiv X AWD
Cilindrata: 1.998 cc
Potenza e coppia massima: 186 CV e 240 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 9 sec.
Velocità massima: 204 km/h
Consumi: 6.6 l/100 km
Emissioni CO2: 149 g/km
Classe efficienza energetica: B
Prezzo base del veicolo: 39’850 franchi

Mi piace
La qualità dell’abitacolo e la presenza dell’head up display.

Non mi piace
La regolazione della climatizzazione non è del tutto intuitiva.