VW Passat GTE, l’ibrido lussuoso

Di VW Passat abbiamo già parlato poco tempo fa, quando il collega Bruno Pellandini ha testato la versione sportiva del modello della casa tedesca, la R-Line che sprigiona 272 CV (vedi qui). Noi abbiamo guidato la versione GTE, che altro non è se non il modello con motore ibrido della serie. Tecnologia Phev, dunque batterie ricaricabili non solo dal motore, ma anche da una sorgente esterna, e potenza che non è comunque da sottovalutare, visto che la casa annuncia complessivamente (motore a benzina + elettrico) 218 cavalli.
La Passat ibrida dal profilo energetico è una classe A, che emette 42 grammi di CO2 al km (entro fine 2020 la media per flotta dovrebbe assestarsi a 95 g/km). Un bell’aiuto per abbassare la soglia media delle emissioni del marchio Volkswagen.
Detto che evidentemente anche la Passat GTE ha tutto l’armamentario tecnologico delle sue sorelle e che quando ci si accomoda al volante nessuno può toglierti l’impressione di salire a bordo di una vettura di alta gamma, ben strutturata, accogliente ed elegante, è all’apparato motoristico che vogliamo in primo luogo guardare per capire se i dati della casa sono confermati dalla nostra prova su strada.
Ebbene, è difficile avere un riscontro oggettivo dei chilometri che si possono realmente percorrere in modalità completamente elettrica. Volkswagen annuncia che il chilometraggio, rispetto alla versione precedente dello stesso modello, è salito da 50 a 55 km, con un aumento dunque del 10%, ma in realtà la misurazione avviene secondo criteri stabiliti mondialmente che sono cambiati tra un test e l’altro e sono difficilmente comparabili (anche se questo sarebbe il desiderio sia delle case sia degli utenti) tra ciò che avviene in officina (dove si svolgono i test) e lungo le strade trafficate. Dunque entrano in gioco sigle poco comprensibili, come il ciclo WLTP (che si vorrebbe più vicino alle condizioni di guida reali) e il ciclo NEDC (i criteri di misurazione precedenti che sono stati abbandonati perché non ritenuti affidabili). Ecco che allora i 50 km di autonomia elettrica del modello precedente erano misurati col ciclo NEDC, mentre i 55 dichiarati ora sono figli del modello WLTP: secondo Volkswagen, i 50 km di prima ne valgono 70 adesso.
Forse al nostro lettore basterà sapere che durante il nostro test abbiamo superato più volte i 50 km di guida in modalità elettrica, ottenendo risultati diversi tra un tentativo e l’altro, ma senza andare alla ricerca del record ad ogni costo. Variabili come tipo di strada, traffico, modalità di guida, temperatura esterna/clima, influiscono sul risultato, ma come minimo 50-55 km senza emettere gas di scarico la Passat GTE li fa in scioltezza.
Di più, il risultato del consumo relativo al nostro test, guidando per oltre un migliaio di km su strade di diverso tipo, in città e in autostrada, è stato interessante, con 4,5 litri di benzina consumati per ogni 100 km percorsi. Siamo comunque molto lontani dai dati comunicati dal costruttore, che misurati secondo i dettami del ciclo WLTP sarebbero di 1,9 litri per 100 km.
La Passat è un’auto tecnologicamente all’avanguardia, progettata per percorrere con la sola propulsione elettrica tratte brevi nelle aree urbane. Quando la batteria è sufficientemente carica, l’auto si avvia sempre in modalità elettrica pura. Grazie alla nuova configurazione della modalità ibrida, la Passat GTE permette di di immagazzinare facilmente sufficiente energia elettrica anche durante un lungo viaggio, in modo da poter viaggiare a emissioni zero nell’area di destinazione urbana, mentre sui tragitti più lunghi e oltre i 130 km/h, il motore elettrico supporta quello a benzina TSI al fine di migliorare la guidabilità e l’efficienza. Il motore TSI sviluppa una potenza di 156 CV, mentre il motore elettrico eroga esattamente una potenza di 115 CV. Ne risulta una potenza di sistema di 218 CV. Al conducente sono offerte tre modalità di guida: «E-Mode» (giuda puramente elettrica)m «GTE» (guida sportiva con massima potenza di sistema) e «Hybrid» (commutazione automatica fra motore elettrico e motore TSI). A dipendenza del livello di carica della batteria, potrà essere un computer di bordo a scegliere la modalità di viaggio più conveniente.
Se collegata alla rete elettrica a 230 volt con il cavo di ricarica di serie per la corrente alternata da 2,3 kW, nel caso in cui la batteria sia completamente scarica, l’operazione richiede circa sei ore, mentre, se collegata a una wallbox o una stazione di carica da 360 volt, utilizzando il cavo di ricarica per corrente alternata da 3,6 kW, il tempo di carica si riduce a quattro ore.

La scheda della VW Passat GTE
Motori: 4 cilindri a benzina + elettrico
Cilindrata: 1395 cc
Potenza e coppia massima del sistema: 218 Cv e 400 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/ in 7,6 sec.
Velocità massima: 225 km/h
Consumi: 4,5 l/100 km (dichiarata secondo ciclo WLTP: 1,3-1,9 l/100 km)
Emissioni CO2: 42 g/km
Mi piace
Le grandi dimensioni dell’abitacolo e la cura degli «arredi» dà una sensazione di grande comfort. Abbiamo a che fare con un’auto che anche quando entra in funzione il motore a benzina protegge dai rumori grazie all’ottima insonorizzazione. Auto da lunghi viaggi, che non stanca mai.
Non mi piace
Volendo trovare il pelo nell’uovo potremmo avere qualcosa da ridire sull’ingombro della vettura, che di certo non facilita gli spostamenti in spazi stretti e il posizionamento negli stalli di parcheggio.