Cambio al vertice di Bally: Girotto lascia, al suo posto Fontana
Dopo poco più di un mese dal cambio di proprietà, ecco il primo grande effetto della vendita di Bally al fondo statunitense Regent LP. Il CEO Nicolas Girotto ha infatti interrotto il suo rapporto professionale con la storica azienda di moda con sede a Caslano.
Ad annunciarlo lo stesso 50enne francese: «Sono pronto ad affrontare nuove sfide – scrive lo stesso Girotto su Linkedin –. Guidare questo marchio, simbolo di artigianalità dal 1851, è stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita. Nel corso degli anni, abbiamo ottenuto tanti successi insieme: affrontando le complessità del COVID-19, abbracciando la trasformazione digitale, migliorando drasticamente la nostra impronta di sostenibilità e, più recentemente, rivendicando il nostro posizionamento sulla scena globale della moda».
In Bally da ottobre 2015 e amministratore delegato dal 2019, Girotto rivolge un pensiero particolare ai suoi ormai ex collaboratori: «Voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento ai nostri artigiani di Caslano, la cui maestria continua a preservare la tradizione del Made in Switzerland, e ai nostri ambasciatori del marchio, che ogni giorno condividono con passione la storia di Bally con i nostri clienti, rappresentando con orgoglio il marchio».
E ancora: «Sono fiducioso che le fondamenta che abbiamo costruito alimenteranno un grande successo in futuro. La passione e la resilienza del team continueranno a guidare la creatività e l'innovazione di Bally – conclude Girotto –. Non vedo l'ora di vedere cosa verrà dopo, sia per me che per Bally, mentre ognuno di noi intraprenderà nuovi ed entusiasmanti viaggi».
Un viaggio che, per quanto riguarda il brand di moda svizzero, potrebbe proseguire con Ennio Fontana al timone. Secondo fonti interne, il manager di origini genovesi con significative esperienze in Dsquared2, Roberto Cavalli e Philipp Plein dovrebbe infatti essere annunciato a breve come prossimo CEO di Bally.