Moda

Santo Versace si racconta a Lugano: «Grazie a mia moglie sono rinato»

Il noto imprenditore protagonista di una serata all'hotel Splendide Royal dove ha presentato la sua autobiografia «Fratelli. Una famiglia italiana»
Red. Online
14.06.2024 10:08

Lo scorso 7 giugno, presso l’Hotel Splendid Royal di Lugano, sotto l’organizzazione di Nicoletta Gianni si è svolta l’esclusiva presentazione del libro «Fratelli. Una famiglia italiana» in compagnia del suo autore, Santo Versace.

Scritto a 25 anni di distanza dalla tragica morte del fratello Gianni, assassinato nel luglio 1997 davanti alla sua villa di Miami, «Fratelli» è l’autobiografia dell’autore che ha deciso di ripercorrere la sua avventura, partita da Reggio Calabria per poi spostarsi a Milano fino alla conquista del mondo intero insieme ai fratelli con i quali, grazie a passione, sacrificio, dedizione ha reso il nome Versace un mito.

Nel corso della presentazione, condotta dalla giornalista Paola Jacobbi, l’autore ha spiegato che questa autobiografia è stata una sorta di terapia catartica «Sono riuscito a liberarmi dei pesi del passato, anche grazie a mia moglie Francesca, che in questi anni ha compreso le mie ferite e mi ha accompagnato in un percorso di rinascita».

Il libro è il racconto di una famiglia il cui cognome è divenuto un sinonimo di lusso tra la metà degli anni '70 e la fine degli anni '90, grazie alla genialità di Gianni Versace. Quell’estro creativo che ha reso le donne femminili,sensuali ed eleganti, che ha lanciato le supermodelle e che ha avuto il coraggio di dichiarare la propria omosessualità in tempi non sospetti. Ma non solo del ricordo del fratello si parla in questa autobigrafia: è una dedica d’amore a tutta la famiglia «Tutto è iniziato dai nostri genitori che sono sempre stati un fondamentale esempio di creatività, impegno e solidarietà. Da una parte nostra madre, una sarta straordinaria, era divenuta un punto di riferimento per le richieste di lusso delle donne in Calabria e dall’altra nostro padre con la sua dedizione al lavoro, ci hanno implicitamente indirizzato sulla nostra strada».

Così l’autore inizia il racconto tra le pieghe della sua vita, percorrendo poi gli anni a Milano e nel resto del mondo, durante i quali Gianni, con l’aiuto della sorella Donatella ha sempre guidato la parte creativa mentre Santo quella finaziaria, amministrativa e strategica.

Parole dense di emozione hanno riempito la sala colma di spettatori per il ricordo del fratello e di quella incredibile storia di successo di un’azienda di famiglia divenuta simbolo internazionale di moda, lusso, avanguardia e femminilità.

Ora Santo Versace è uscito dal mondo della moda e, insieme alla moglie Francesca DeStefano si occupano sia di cinema con Minerva sia della Fondazione Santo Versace. E’ proprio lei a parlare della Fondazione: «E’ nata dal desiderio di proiettarci nel futuro, andare oltre noi. Dato che io e Santo non abbiamo avuto figli, abbiamo scelto di avere un figlio straordinario che è questa Fondazione. Il nosttro obiettivo èquello di aiutare i fragili, di star loro accanto. Abbiamo progetti nostri, progetti con altre fondazioni virtuose e faremo tutto il nostro meglio per aiutare il prossimo«.

Dopo la presentazione gli ospiti, insieme all’autore si sono intrattenuti per un apertitivo e una cena per poter continuare a interagire con la coppia Versace.

Hanno impreziosito la serata i partner dell’evento: Wine Profit con una degustazione di vini pregiati, Mavex SA, Scavia, Sporting Vacanze, Banca Credinvest e Bentley Lugano.

Santo Versace è nato a Reggio Calabria il 16 dicembre 1944. Dopo la laurea in Economia e Commercio all'Università di Messina, ha lavorato in una banca. In seguito ha praticato la professione di commercialista. Nel 1976 si è trasferito a Milano per lavorare accanto al fratello Gianni. Insieme hanno fondato la Gianni Versace. Eletto alle elezioni politiche del 2008, è stato deputato parlamentare per tutta la XVI legislatura. Presidente fondatore di Altagamma, associazione che riunisce i più importanti brand italiani, Versace è stato anche presidente della Camera della Moda. Dopo la cessione, nel 2018, dell'azienda di famiglia agli americani per due miliardi di dollari, Santo è fuori dalla moda. Oggi è presidente della Fondazione che porta il suo nome e della casa di produzione e distribuzione cinematografica Minerva Pictures.

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