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Monte Gambarogno

Dal Monte Gambarogno (1734 m) si gode di uno splendido panorama sul golfo di Locarno e Ascona dal punto di vista della sponda sinistra del Verbano. La cima è raggiungibile a piedi dall'Alpe di Neggia (3 ore circa andata e ritorno), dove si arriva in automobile o con i mezzi pubblici. La quota relativamente bassa del monte permette l'accesso per buona parte dell’anno. Al ritorno si può optare per il sentiero che passando dall'oratorio di Sant’Anna, in cui sono conservati pregevoli affreschi del XIV-XV secolo, raggiunge il villaggio di Indemini, uno dei più incontaminati e pittoreschi del Ticino.
Giò Rezzonico
Carla Rezzonico
Giò RezzonicoeCarla Rezzonico
01.01.2022 12:00

 

 

 

 

 

La partenza della passeggiata avviene dall’Alpe di Neggia, raggiungibile in auto da Vira Gambarogno e Fosano. Se si opta per i mezzi pubblici, è consigliabile partire da Locarno prendendo il battello fino a Magadino e proseguendo con l'autobus per l’Alpe di Neggia. Qui si trovano un ristorante e un ampio posteggio.

Il sentiero sale e la vista subito si allarga sul Lago Maggiore, le Bolle e il Piano di Magadino, le foci del Ticino e della Verzasca, spaziando fino al delta del fiume Maggia e alle Isole di Brissago. Si tratta di un percorso panoramico facile che in poco più di un’ora conduce alla cima del Monte Gambarogno (1734 m). Giunti in vetta, ci si trova di fronte a uno splendido panorama sul Locarnese, sulle valli e le montagne che lo circondano.

La discesa su un pendio erboso che diventa poi boschivo porta all’Alpe Cedullo. Capre, maiali, galline e pulcini, oltre alle mucche grigie Pro Specie Rara, fanno parte del simpatico convivio dell’agriturismo, dove durante la bella stagione ci si può ristorare con i prodotti dell’alpe: formaggi di ogni sorta, salumi, torte, yogurt, marmellate, sciroppo di sambuco, e la domenica anche polenta. L’ambiente agreste e la genuinità dell’offerta fanno del luogo una sosta ideale per l’escursionista.

Ripreso il sentiero, a circa dieci minuti di cammino s’incontra l’oratorio-rifugio di Sant’Anna, che conserva un antico affresco della «Madonna del Latte» attribuito alla cerchia di Antonio da Tradate (XIV-XV secolo). Si prosegue fino a Pasturone (1200 m) dove si incontra un bivio da cui si può scendere a Indemini (circa 30 minuti) o tornare all’Alpe di Neggia (un’ora e mezza tra bosco e pietraie, in parte in salita).

Se si opta per la visita di Indemini, bel villaggio posto a 930 metri d'altezza che ha conservato carattere e fascino di un tempo, si può tornare con l'autopostale al punto di partenza all'Alpe di Neggia.

 

 

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